Dicembre 2016

PSR 2014-2020 – NUOVI BANDI ENTRO L’ANNO PER 89 MILIONI

La Giunta Regionale oggi (23/12/2016) ha approvato i nuovi bandi del PSR, per un importo complessivo di 89 milioni di euro. La pubblicazione è prevista il 27 dicembre p.v.

Con i nuovi bandi vengono riaperte le misure riguardanti gli investimenti aziendali, la diversificazione (fattorie sociali, agriturismo, ecc..) e l’insediamento dei giovani agricoltori; misure per le quali già nel bando della primavera 2016 è emerso un notevole interesse da parte degli agricoltori, solo in parte soddisfatto per le limitate delle risorse finanziarie disponibili.

L’apertura riguarda anche altre misure, come i sostegni per la promozione dei prodotti di qualità (DOP, IGP, SGT, Biologico, Qualità Verificata, ecc..), il finanziamento della costituzione e del funzionamento dei “Gruppi Operativi” del PEI-AGRI (Parternariato Europeo per l’Innovazione), costituiti da imprese, ricercatori, consulenti, organizzazioni, enti pubblici. In particolare la misura 16.2.1. servirà per sostenere la realizzazione di progetti pilota e di progetti di sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nonché la disseminazione dei risultati ottenuti.

Altra novità di questi bandi sarà l’apertura della misura che sostiene la cooperazione all’interno di filiere corte. L’intervento favorirà la costituzione dei “Gruppi di cooperazione”, formati da imprese agricole che si uniscono per promuovere e gestire la vendita diretta delle produzioni aziendali.

Per la montagna l’intervento riguarderà gli investimenti selvicolturali di natura straordinaria finalizzati ad aumentare la resilienza e il pregio ambientale delle foreste.

Le misure di sostegno alla formazione e all’informazione degli imprenditori completeranno la gamma delle possibilità comprese nei bandi del PSR che la Regione si appresta ad aprire.

Come sempre, per informazioni e approfondimenti sul PSR e sui nuovi bandi, gli agricoltori possono rivolgersi agli uffici della Confagricoltura presenti in tutte le province.

MISURE PSR DI PROSSIMA APERTURA

  • 1.1.1 Formazione professionale
  • 1.2.1 Informazione
  • 3.2.1 Qualità dei prodotti
  • 4.1.1 Investimenti (2A Ammodernamento e 2B Ricambio generazionale)
  • 4.4.1 Recupero naturalistico
  • 6.1.1 Insediamento giovani agricoltori
  • 6.4.1 Diversificazione
  • 8.5.1 Investimenti selvicolturali foreste
  • 10.2.1. Uso sostenibile delle risorse genetiche
  • 16.1.1 Costituzione Gruppi Operativi PEI
  • 16.2.1 Progetti pilota e sviluppo nuovi prodotti
  • 16.4.1 Cooperazione Filiere corte
  • 16.5.1 Progetti collettivi a carattere ambientale
Clarissa GulottaPSR 2014-2020 – NUOVI BANDI ENTRO L’ANNO PER 89 MILIONI
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Rintracciabilità delle biomasse per la produzione di energia elettrica

Il Ministero delle Politiche agricole ha adottato una circolare esplicativa sul sistema di tracciabilità delle biomasse da filiera per la produzione di energia elettrica per il periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2016 (annualità 2016).

La circolare definisce le modalità operative di dettaglio cui gli operatori della filiera devono conformarsi in modo da consentire la tracciabilità e rintracciabilità delle biomasse da filiera ai fini dell’accesso al nuovo regime incentivante. Nel documento, quindi, sono descritte le modalità di formulazione e trasmissione delle istanze e fissata la scadenza per l’invio delle domande al 31 gennaio 2017.

Vengono fornite anche alcune precisazioni anche alla luce di specifici quesiti pervenuti al Ministero. Tra le questioni affrontate si segnalano i chiarimenti in merito alle modifiche, apportate dal decreto 6 agosto 2015, del periodo di riferimento per la certificazione della tracciabilità delle biomasse utilizzate dall’operatore elettrico (OE) per richiedere il coefficiente moltiplicativo (1,8) dei certificati verdi.

Scarica la circolare

Clarissa GulottaRintracciabilità delle biomasse per la produzione di energia elettrica
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Vino: dal 1° Gennaio operativo il registro telematico ma nessuna sanzione nel primo periodo

Dal 1 gennaio 2017, sarà pienamente operativo e obbligatorio il registro telematico del vino che consentirà di eliminare i registri cartacei, compresi gli adempimenti connessi con la vidimazione. L’attivazione rientra nel piano di azioni di semplificazione previste dalla legge Campolibero. Dopo il periodo di sperimentazione, che ha coinvolto circa il 30% della produzione nazionale ed è stato coordinato dall’Ispettorato repressione frodi (ICQRF) in tutta Italia, si entra così nel vivo della dematerializzazione attraverso il Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN).
Per andare incontro alle esigenze delle imprese, dal 1 gennaio e fino al 30 aprile 2017, in sede di controllo gli operatori potranno giustificare le operazioni non registrate online attraverso documenti cartacei senza essere sanzionati.

Ricordiamo che sono obbligate ad avere il registro le persone fisiche e giuridiche e le associazioni che, per l’esercizio della loro attività professionale o per fini commerciali, detengono un prodotto vitivinicolo. Vale a dire:

  • i titolari di stabilimenti o depositi che eseguono operazioni per conto di terzi che devono effettuare le registrazioni nel proprio registro telematico, distintamente per ciascun committente, indicando i vasi vinari utilizzati;
  • i titolari di stabilimenti di produzione o imbottigliamento dell’aceto che devono effettuare le registrazioni di carico e scarico e di imbottigliamento;
  • i titolari di stabilimenti che elaborano bevande aromatizzate a base di vino che devono effettuare le registrazioni dei prodotti vitivinicoli introdotti e le successive utilizzazioni/lavorazioni.
Clarissa GulottaVino: dal 1° Gennaio operativo il registro telematico ma nessuna sanzione nel primo periodo
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Sotto l’albero di Confagricoltura i pacchi di Natale dei terremotati

Sotto l’albero di Confagricoltura Veneto quest’anno arriveranno dei pacchi di Natale speciali. Sono i cesti con i prodotti degli agricoltori di Campi di Norcia, uno dei paesi più colpiti dal terremoto del 30 ottobre, che ha causato danni incalcolabili alle case e distrutto quasi completamente il patrimonio artistico, lasciando senza un tetto decine di migliaia di persone. Tra questi ci sono molti imprenditori agricoli, che hanno visto ridotto in macerie casolari, depositi con attrezzi, stalle e altri importanti beni patrimoniali, frutto del lavoro di tante generazioni.

A loro hanno pensato i giovani di Confagricoltura, che hanno voluto attivarsi per dare una mano a tante aziende che, dopo il colpo durissimo subito, stanno cercando di ripartire. Ecco quindi l’idea di mettere in vendita dei pacchi dono, con la scritta «Uniti per Campi», contenenti i prodotti delle aziende locali: lenticchie dei monti Sibillini e farro perlato (Agriturismo Fonte Antica di Campi di Norcia), una coppa di testa di maiale e un ciauscolo (salame spalmabile, della norcineria macelleria Antonini di Corone di Preci), un cacio di pecora (azienda agraria Cetorelli di Campi di Norcia). La confezione ha un costo di 50 euro.

«L’iniziativa è partita insieme a Giovanni Angelini Paroli, ex presidente dei giovani di Confagricoltura dell’Umbria, titolare dell’agriturismo Fonte Antica a Campi di Norcia – spiega Chiara Sattin, presidente regionale di Anga, l’associazione nazionale degli under 40 di Confagricoltura -. Quando è avvenuto il terremoto, ci siamo subito messi in contatto con lui per sapere cosa fare per dare una mano in qualsiasi modo. È nata così l’idea del pacco di prodotti, il cui ricavato va a in parte ad aiutare le aziende locali e in parte viene devoluto alla Pro loco di Campi di Norcia per la ricostruzione del paese. Fare beneficienza sapendo dove vanno i soldi, con la certezza di aiutare degli agricoltori che si sporcano le mani e ci mettono il cuore, è una cosa bellissima».

«Questo pacco è una piccola iniziativa che non risolverà i tanti problemi che il terremoto ci ha lasciato – dice Giovanni Angelini Paroli -, ma sicuramente può aiutare le persone a non dimenticarsi di noi. Anche dopo le feste natalizie e di fine anno la vendita dei pacchi continuerà, perché la nostra piccola economia continuerà ad avere bisogno dell’aiuto di tutti chissà ancora per quanto. Inoltre il 20 per cento del ricavato verrà devoluto alla Pro loco di Campi, che già dal 24 agosto sta provvedendo autonomamente al vitto e all’alloggio di quasi la totalità della popolazione del paese, vale a dire 100 persone».

«I terremotati rimarranno tali anche quando si saranno spente le luci delle feste natalizie – conclude Sattin -. Ci auguriamo che ci sia la voglia di sostenerli anche nel corso del 2017». Informazioni alla mail clarissa.gulotta@confagricolturaveneto.it

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Caos Blue Tongue, chiediamo chiarezza

«La vicenda Blue Tongue è stata gestita in maniera confusa e non adeguata. Abbiamo stalle che hanno già vaccinato e aspettano il rimborso dall’Ulss e tante altre che non vaccinano. Non sappiamo più cosa fare e vorremmo avere un po’ di chiarezza».

Sara Pasetto, presidente della sezione lattiero-casearia di Confagricoltura Verona, si fa portavoce dei disagi degli allevatori, che in questi mesi di epidemia hanno subito i contraccolpi di una situazione che ha avuto parecchi risvolti negativi. «L’allarme ha portato ad aggravare i già pesanti carichi burocratici – spiega la Pasetto -, con una serie di controlli e di prelievi che hanno coinvolto molte stalle. Sui vaccini c’è stata una grandissima confusione: gli annunci della Regione, che aveva promesso il rimborso, hanno portato alcuni allevatori a vaccinare i bovini, con esborsi di migliaia di euro che probabilmente andranno in fumo. Adesso, infatti, pare che la vaccinazione per i bovini non sia più obbligatoria. La realtà è che nessuno ci sta dicendo più nulla e neppure i veterinari sanno bene il da farsi, a fronte dell’impasse della Regione».

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Approvato il servizio di vigilanza regionale

Il Consiglio regionale ha approvato l’articolo del collegato alla legge di stabilità 2017che istituisce il Servizio regionale di Vigilanza, accorpando guardie provinciali e ispettori regionali in un unico corpo diretto e organizzato dalla Regione. Secondo l’assessore Giuseppe Pan, in questo modo si potranno assicurare uniformità e coordinamento alle funzioni di gestione e vigilanza in tutto il territorio regionale, come ad esempio per il controllo del bracconaggio.

Dal 1° gennaio 2017 i 174 agenti delle Polizie provinciali, attualmente dipendenti delle Province e della Città metropolitana di Venezia, e i 12 ispettori regionali di vigilanza nel settore primario confluiscono in un unico corpo di vigilanza e di controllo in materia ambientale, agroalimentare, faunistica e venatoria, coordinato da un unico responsabile regionale e impiegabile  su tutto il territorio regionale.

I futuri agenti del Servizio regionale di vigilanza avranno il compito di vigilare su tutela e salvaguardia della fauna selvatica e dell’attività di caccia, nonché sulla fauna ittica e sulla pesca nelle acque. Avranno inoltre il compito di controllare le attività e i mercati agricoli, l’impiego di prodotti e fitofarmaci nelle colture, e di prevenire e reprimere le frodi agroalimentari. Infine, spetterà loro ogni ulteriore compito che la legislazione regionale e nazionale ha affidato alle Polizie provinciali, come la vigilanza in materia di cave e attività estrattive o in materia di accoglienza e turismo.

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Spalmaincentivi: la Corte Costituzionale boccia i ricorsi

L’installazione di impianti per la produzione di energia fotovoltaica è stata fortemente incentivata tra il 2008 e il 2012, con diversi bandi statali “Conto energia” che, a fronte della realizzazione di impianti da parte di enti privati o pubblici, erogavano finanziamenti per ogni kilowattora prodotto. Ma negli ultimi tempi qualcosa è cambiato. Per coloro che hanno realizzato impianti con potenza superiore ai 200 kilowatt c’è stata una pesante riduzione dell’incentivo con carattere addirittura retroattivo. La cosa ha creato grandi problemi a coloro che avevano basato sulle previsioni di guadagno i loro investimenti e i vari mutui. Tale norma, ribattezzata “spalmaincentivi”, è stata anche oggetto di un ricorso promosso da Confagricoltura e Assorinnovabili, con 400 impianti coinvolti. La vicenda è approdata in Corte Costituzionale ma, con una decisione che ha lasciato di stucco il settore primario, i ricorsi presentati sono stati bocciati. Abbiamo appreso con stupore infatti il comunicato stampa apparso qualche giorno fa sul sito della Corte Costituzionale che, laconicamente, afferma che “la Corte Costituzionale ha dichiarato infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 26, commi 2 e 3 del D.L. 24 giugno 2014, n. 91 (convertito con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, 116), c.d. spalmaincentivi, nel settore dell’energia prodotta da impianti fotovoltaici”.

La Corte Costituzionale così facendo afferma che la rimodulazione retroattiva degli incentivi al fotovoltaico sia legittima. Le ragioni del rigetto saranno conosciute solo col deposito della sentenza che non ci sarà prima di un mese/un mese e mezzo. Solo allora sarà possibile comprendere le motivazioni con cui la Corte Costituzionale abbia ritenuto di non accogliere non solo le nostre censure (e quelle sollevate negli altri centinaia di ricorsi analoghi) ma anche quelle evidenziate con precisione dal TAR del Lazio che ha deciso, con innumerevoli ordinanze di rimessione, di trasmettere gli atti al giudice delle leggi, ritenendo le impugnate norme di dubbia costituzionalità. A questo punto, valuteremo, insieme ai nostri legali, quali azioni alternative poter eventualmente intraprendere a difesa delle posizioni che abbiamo sin qui espresso.

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Definitiva la Legge Finanziaria 2017: le misure per l’agricoltura

In data 7 dicembre il Senato ha approvato la Legge di Bilancio per il 2017, in seguito all’apposizione della questione di fiducia da parte del Governo. Di seguito riepiloghiamo le principali norme di carattere fiscale.

 

DETRAZIONI FISCALI PER SPESE EDILIZIE E ACQUISTO DI MOBILI

E’ prorogata di un anno, fino al 31 dicembre 2017, la detrazione al 65% per le spese relative ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Per gli interventi di riqualificazione energetica relativi a parti comuni degli edifici condominiali o che interessino tutte le unità immobiliari del singolo condominio, la detrazione è prorogata fino al 31/12/2021. La misura della detrazione è ulteriormente aumentata nel caso di interventi che interessino l’involucro dell’edificio (70%) e di interventi finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale e estiva e che conseguano determinati standard (75%). Le detrazioni sono calcolate su un ammontare complessivo delle spese non superiore a 40.000 euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari. Si dispone la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2017, della detrazione al 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia. E’ prorogata fino al 31 dicembre 2017 la detrazione al 50% per le spese di acquisto di mobili.

 

ABOLIZIONE IRPEF PER AGRICOLTORI

Per il triennio 2017-2019 è prevista l’esenzione dall’Irpef e dalle relative addizionali dei redditi dominicali ed agrari, per i terreni dichiarati da coltivatori diretti (CD) e imprenditori agricoli professionali (IAP) iscritti nella previdenza agricola.

 

ALIQUOTE COMPENSAZIONI IVA

Per l’anno 2017 sono innalzate le percentuali di compensazione IVA applicabili agli animali vivi della specie bovina e suina, rispettivamente, in misura non superiore al 7,7% e all’8%. Questo si traduce in un risparmio sull’IVA da versare per gli agricoltori che applicano il regime IVA forfettario. Per la concreta applicazione occorre attendere un decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, che dovrà essere emanato entro il 31 gennaio 2017.

Si ricorda che la legge di stabilità per il 2016 aveva già previsto, ma solo  per il 2016, l’innalzamento delle percentuali di compensazione IVA per gli animali della specie bovina e suina. Il D.M. 26 gennaio 2016 aveva fissato, per l’anno 2016 le seguenti percentuali:

  1. a) animali vivi della specie bovina, compresi gli animali del genere bufalo: 7,65%;
  2. b) animali vivi della specie suina: 7,95%.

In precedenza la percentuale di compensazione IVA era stabilita al 7% per i bovini e del 7,3% per i suini.

 

PROROGA RIVALUTAZIONE TERRENI

Sono prorogati i termini per la rivalutazione di terreni agricoli ed edificabili da parte delle persone fisiche, introdotta dalla legge finanziaria 2002, confermando l’aliquota dell’8% per la relativa imposta sostitutiva.

I terreni oggetto di rivalutazione devono essere posseduti al 1° gennaio 2017; il termine di versamento dell’imposta sostitutiva è fissato al 30 giugno 2017 (come già previsto in passato, il pagamento può avvenire anche in 3 rate annuali di pari importo); la perizia di stima dovrà essere redatta ed asseverata entro il medesimo temine del 30 giugno 2017.

 

NOTE DI VARIAZIONE IVA

E’ ripristinata la regola secondo cui l’emissione di una nota di credito IVA, e dunque la possibilità di portare in detrazione l’IVA corrispondente alla variazione in diminuzione, possa essere effettuata, nel caso di mancato pagamento per procedure concorsuali, solo una volta che dette procedure si siano concluse.

Si ricorda che la disciplina delle note di credito IVA era stata modificata dalla legge di stabilità 2016, anticipando la possibilità di emettere la nota di credito e, dunque, di portare in detrazione l’IVA, al momento di apertura della procedura concorsuale,  anziché doverne attendere la conclusione infruttuosa.

 

DETRAIBILITA’ SPESE SCOLASTICHE

E’ aumentato (da € 400 euro) a € 564 per il 2016, € 717 per il 2017, € 786 per il 2018 ed € 800 dal 2019, l’importo massimo – per alunno – per il quale è possibile usufruire della detrazione IRPEF relativamente alle spese sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e secondarie di secondo grado.

 

CREDITO DI IMPOSTA PER STRUTTURE RICETTIVE

Per gli anni 2017 e 2018 è riconosciuto un credito di imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive turistico alberghiere. L’agevolazione è prevista nella misura del 65% ed è estesa anche alle strutture che svolgono attività agrituristica, a condizione che gli interventi abbiano anche finalità di ristrutturazione edilizia, riqualificazione antisismica o energetica e acquisto mobili.

 

REGIME DI TASSAZIONE “DI CASSA”

Le imprese attualmente tassate sulla base del bilancio, con contabilità semplificata, potranno pagare le tasse in base al principio di cassa (costi pagati e ricavi incassati) invece dell’attuale principio di competenza.

 

RIDUZIONE CANONE RAI

E’ previsto, per il 2017, la riduzione del canone RAI per uso privato da 100 a 90 euro.

 

IMPOSTA SUL REDDITO DI IMPRESA (IRI)

E’ istituita una nuova imposta sul reddito d’impresa (IRI), da calcolare sugli utili trattenuti presso l’impresa, per gli imprenditori individuali e le società in nome collettivo ed in accomandita semplice in regime di contabilità ordinaria. Si applica su opzione ed ha lo scopo di incentivare il reinvestimento degli utili all’interno delle piccole e medie imprese. In pratica, sui redditi reinvestiti non si paga l’Irpef con le aliquote progressive, ma l’aliquota unica IRI, pari al 24%.

 

ASSEGNAZIONE BENI AI SOCI

Sono riaperti i termini (al 30 settembre 2017) per l’assegnazione o cessione di taluni beni ai soci e per l’estromissione dei beni immobili dal patrimonio dell’impresa da parte dell’imprenditore individuale. Si tratta di una disposizione già prevista dalla legge di stabilità 2016. I relativi versamenti rateali dell’imposta sostitutiva dovranno essere effettuati entro il 30 novembre 2017 ed entro il 16 giugno 2018.

 

ESONERO CONTRIBUTI GIOVANI AGRICOLTORI

E’ riconosciuto un esonero contributivo triennale per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, con età inferiore a 40 anni, che hanno effettuato l’iscrizione nella previdenza agricola nel 2016 con aziende ubicate nei territori montani e nelle aree agricole svantaggiate o che la effettueranno nel corso del 2017.

Rimane ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, per un periodo massimo di 36 mesi, decorsi i quali viene riconosciuto in una percentuale minore per ulteriori complessivi 24 mesi (per la precisione nel limite del 66% per i successivi 12 mesi e nel limite del 50% per un periodo massimo di ulteriori 12 mesi).

Sono escluse dall’esonero le nuove iscrizioni relative a coltivatori diretti e a imprenditori agricoli professionali che nell’anno 2016 siano risultati già iscritti nella previdenza agricola.

La disposizione si applica nei limiti previsti dai regolamenti comunitari sugli aiuti de minimis da parte degli Stati membri.

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Raffica di furti nelle aziende agricole

Nelle ultime due settimane le aziende agricole del Vicentino sono nel mirino di ladri e bande probabilmente dell’Est, che stanno compiendo una raffica di furti facendo salire l’allarme e la paura tra gli agricoltori. I furti avvengono di notte e riguardano quasi sempre attrezzature agricole come motoseghe e decespugliatori, flessibili, trapani, trattori, oppure bestiame, gasolio, fitofarmaci e perfino i pannelli fotovoltaici. Oltre agli ingenti danni economici, nell’ordine di migliaia di euro, ci sono forti ripercussioni sulla qualità della vita: gli agricoltori vivono nell’angoscia, barricati in casa, con il terrore di essere aggrediti e malmenati.

Alcuni casi recenti riguardanti soci di Confagricoltura Vicenza dimostrano che, anche quando vengono colti sul fatto, i malviventi non sono intimoriti ma, al contrario, diventano aggressivi. Tre giorni fa un agricoltore nel Basso Vicentino è stato minacciato da alcuni banditi (con marcato accento dell’Est), che sono entrati a fari spenti nella sua corte alle 3 di notte, credendo di agire indisturbati, e invece lo hanno trovato intento a caricare bovini sul camion. In un altro caso un agricoltore si è trovato i ladri in casa, che hanno sibilato: «Sta tranquillo e va a letto, se ci tieni alla tua salute». In zona Barbarano-Villaga colpite tre aziende: in un macello, oltre a portare via i soldi, hanno rubato anche delle mezzene di maiale, dopo avere disattivato l’allarme.

«Siamo sempre in allerta, con il timore che arrivino i ladri – dice Michele Negretto, presidente di Confagricoltura Vicenza -. I furti stanno aumentando e noi ci sentiamo impotenti: anche se installiamo gli allarmi le nostre sono aziende aperte, con ampi terreni che non possono essere recintati, spesso in condizioni di isolamento e quindi più accessibili e meno rischiose per i malviventi. Non possiamo andare avanti così, bisogna fare qualcosa. Abbiamo la massima fiducia nelle forze dell’ordine, che fanno quello che possono per garantire la sicurezza, ma bisogna andare oltre. Arrestare dopo ore di appostamento le bande di malviventi e vederle dopo 12 ore rimesse in libertà, perché legge lo consente, è demotivante. Bisogna che la politica faccia qualcosa, cominciando con il mettere mano alla legislazione per garantire la certezza della pena».

Nel 2016 sono aumentati in maniera esponenziale anche i furti ai danni degli impianti fotovoltaici. Ad essere depredati sono cavi e pannelli, con perdite che ammontano a centinaia di migliaia di euro. Ad agire sarebbero bande criminali dell’Est: i materiali rubati verrebbero portati in Paesi stranieri e impiegati per la costruzione di nuovi impianti o la sostituzione di pezzi usurati. «Invitiamo i titolari a collegare i loro impianti d’allarme alle centraline delle forze dell’ordine – dice Giovanni Musini, presidente del settore Agroenergie di Confagricoltura Veneto-. I carabinieri ci hanno riferito, infatti, che ad oggi poco sono collegati alle loro stazioni. Numerare i pannelli non è sufficiente, perché manca il controllo dell’origine. È meglio, piuttosto, incrementare le misure di protezione e sostituire i cavi in rame con alluminio, anche se è una strada molto impegnativa economicamente».

Clarissa GulottaRaffica di furti nelle aziende agricole
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