Ottobre 2021

Pac 2021, al via il pagamento dell’anticipo

Dal 16 ottobre gli Organismi pagatori possono procedere alla erogazione dell’acconto sugli aiuti Pac. L’entità dell’acconto, anche per l’annualità in corso, è fissata in misura massima del 70% per gli aiuti diretti ed all’85% per le misure di sviluppo rurale connesse alla superficie e agli animali.

L’Agenzia veneta per i pagamenti (Avepa), valutata la situazione relativa ai controlli delle superfici, onde evitare recuperi di somme non dovute, ha deciso di erogare il 60% del pagamento base e del greening. Le domande appartenenti al regime del piccolo agricoltore verranno liquidate a saldo a partire dal mese di dicembre.

La novità di quest’anno è costituita dall’anticipo del pagamento dell’acconto dell’aiuto accoppiato relativo alla barbabietola da zucchero (articolo 52 del Regolamento Ue 1307/2013).

Dal pagamento anticipato restano esclusi, ad eccezione della misura relativa alla barbabietola da zucchero, i pagamenti per il sostegno accoppiato; il pagamento per i giovani agricoltori, atteso che l’esatta determinazione degli importi erogabili per i suddetti regimi presuppone la conclusione di tutti i controlli amministrativi a livello nazionale, al fine di garantire il rispetto del plafond massimo di spesa.

Sono inoltre esclusi dal pagamento anticipato tutti i beneficiari per i quali sono rilevate anomalie che non consentono il pagamento del regime degli aiuti diretti.

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Latte bovino: protocollo d’intesa della filiera per valorizzare il prodotto

Nei giorni scorsi si è svolta una riunione al Mipaaf, il ministero per l’Agricoltura, per definire gli elementi che costituiranno il protocollo d’intesa a tutela degli allevatori lattiero-caseari già impostato a livello politico nelle riunioni precedenti tra organizzazioni agricole, della GDO e dell’industria di trasformazione.

L’intesa, realizzata con l’assistenza del Mipaaf, prevede un intervento straordinario a tutela del reddito degli allevatori per tenere conto dell’aumento eccezionale dei costi di produzione per gli allevamenti nazionali con un rincaro delle materie prime e segnatamente mais, soia e foraggi. Previsi, almeno per quanto riguarda la remunerazione del latte e i premi, i seguenti elementi:

  • un impegno delle imprese della GDO a riconoscere una valorizzazione dei prodotti lattiero caseari (latte alimentare incluso UHT, yoghurt, formaggi freschi e a media stagionatura e Grana Padano DOP) per un importo (“premio emergenza stalle”) pari a 3 centesimi al litro di latte utilizzato per la produzione dei prodotti in questione se ottenuti utilizzando latte 100% italiano;
  • un corrispondente impegno a carico delle imprese di trasformazione e delle cooperative a valorizzare il latte ed il reddito degli allevatori riconoscendo almeno il prezzo minimo di 41 centesimi al litro alla stalla, escluso Iva, inteso come prezzo minimo fissato in Lombardia, dal quale determinare poi le soglie dei prezzi indicativi del latte conferito nelle altre regioni. In ogni caso tale prezzo comprende il “premio emergenza stalle”.
  • l’inserimento di tali impegni nella contrattualistica che regola i rapporti commerciali in essere con la dicitura “premio emergenza stalle” per la durata dell’emergenza.

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Al via il corso sull’agricoltura di precisione per le colture ortofloricole

Erapra del Veneto, ente di formazione di Confagricoltura Veneto accreditato per la formazione continua, avvierà un corso gratuito in formazione a distanza su “Agricoltura di precisione applicata alle colture ortofloricole”.

Il programma è il seguente:

26/10/2021 dalle 17 alle 20: Metodi di lotta innovativi – stato dell’arte – evoluzioni – Introduzione alla lotta integrata delle colture – gestione degli insetticidi e della resistenza – utilizzo metodologie alternative – controllo biologico – controllo integrato – Prof. Pozzebon Alberto
29/10/2021 dalle 17 alle 20: Metodi di lotta innovativi – stato dell’arte – evoluzioni – Introduzione alla lotta integrata delle colture – gestione degli insetticidi e della resistenza – utilizzo metodologie alternative – Prof. Duso Carlo
4/11/2021 dalle 17 alle 21: Gruppi operativi – Misura 16 PSR – modalità attuazione interventi – Sviluppo Rurale – Dott. Meneghetti Francesco
8/11/2021 dalle 17 alle 21: Sensoristica applicata alla difesa delle colture – ICT sensoristica, sistemi di monitoraggio – Prof. Marinello Francesco
10/11/2021 dalle 17 alle 19: Diagnosi e difesa dalle malattie: il controllo dei patogeni nella necessità di protocolli di lotta sempre più sostenibili – Prof. Causin
Roberto
10/11/2021 dalle 19 alle 21: Diagnosi e difesa dalle malattie: il controllo dei patogeni nella necessità di protocolli di lotta sempre più sostenibili – Prof. Causin
Roberto
15/11/2021 dalle 17 alle 21: Gruppi operativi – Misura 16 PSR – modalità attuazione interventi – Innovazione in agricoltura – Dott. Leoni Maurizio
17/11/2021 dalle 17 alle 19: Diagnosi e difesa dalle malattie: il controllo dei patogeni nella necessità di protocolli di lotta sempre più sostenibili – Prof. Causin
Roberto
17/11/2021 dalle 19 alle 21: Sensoristica applicata alla difesa delle colture – ICT sensoristica metodi avanzati di diagnosi – Prof. Marinello Francesco
24/11/2021 dalle 17 alle 21: Gruppi operativi – Misura 16 PSR – modalità attuazione interventi – Innovazione in agricoltura – Intervento finale: potenzialità e criticità
dell’innovazione nei GO della PEI-Agri – Dott. Leoni Maurizio

Possono aderire ai corsi finanziati gli imprenditori agricoli ai sensi dell’articolo 2135 del Codice Civile, relativi coadiuvanti, partecipi familiari di cui all’art. 230 bis del Codice Civile e dipendenti agricoli di aziende agricole, detentori di aree forestali e dipendenti. L’azienda agricola deve possedere Partita Iva, iscrizione in CCIAA (se necessaria) e avere almeno una UTE nel territorio regionale del Veneto. L’azione sarà attivata dopo il raggiungimento del numero minimo degli utenti richiesti dal bando.
Verrà rilasciato un attestato di frequenza al raggiungimento del 70% delle ore del corso.
La richiesta di iscrizione va inviata  entro il 19 OTTOBRE alla mail: erapra@confagricolturaveneto.it. Per informazioni tel. 041/5040460 – 987400.

 

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Ortofrutta e vino, nuovo pacchetto di misure eccezionali Ue

La Commissione Europea ha adottato nuove misure eccezionali a favore del settore vitivinicolo e ortofrutticolo. A causa delle sfide senza precedenti causate dalla pandemia di Covid-19, nel maggio 2020 era già stato adottato un primo pacchetto di misure. Queste misure sono state integrate da un secondo pacchetto per il settore vitivinicolo adottato nel luglio 2020. Nell’ambito del pacchetto, è stata adottata ora una serie di misure sotto forma di atti di esecuzione.

Le misure a favore del settore vitivinicolo includono l’aumento del sostegno a strumenti di gestione del rischio quali l’assicurazione del raccolto e i fondi di mutualizzazione, nonché l’estensione delle misure di flessibilità già in vigore fino al 15 ottobre 2022.

Nelle misure eccezionali per il vino è previsto anche che i paesi dell’UE possano continuare a modificare i loro programmi di sostegno nazionali in qualsiasi momento, mentre di solito ciò può essere fatto solo due volte l’anno (rispettivamente entro il 1º marzo e il 30 giugno di ogni anno). Per le attività di promozione e informazione, ristrutturazione e riconversione dei vigneti, vendemmia verde e investimenti, c’è la possibilità di concedere un contributo più elevato a carico del bilancio dell’UE è prorogata fino al 15 ottobre 2022. Ancora, il contributo del bilancio dell’UE all’assicurazione del raccolto è stato aumentato dal 70% all’80% fino al 15 ottobre 2022.

Per il settore ortofrutticolo, il sostegno alle organizzazioni di produttori, solitamente calcolato in base al valore della produzione, sarà compensato in modo da non essere inferiore all’85 % del livello dello scorso anno.

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Al Vinitaly Special Edition il mondo del vino è tornato protagonista

Al Vinitaly Special Edition di Verona il mondo del vino è tornato finalmente sotto ai riflettori grazie allo stand di Confagricoltura, visitato non solo da operatori e buyers, ma anche da tanti politici a livello nazionale, europeo e locale.

Dopo il taglio del nastro, ad opera del ministro Stefano Patuanelli, è venuto a trovarci il sottosegretario Francesco Battistoni, accolto dal presidente regionale Lodovico Giustiniani, dal suo vice Paolo Ferrarese, dal presidente provinciale Alberto De Togni e dal direttore regionale di Confagricoltura, Silvia Marchetti.

Ecco una carrellata di immagini sull’incontro e sui diversi momenti di dialogo con il governatore Luca Zaia, il consigliere regionale Alberto Bozza e tanti altri.

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Rivoluzione digitale: fibra ottica fondamentale per l’agricoltura 4.0

Entro il 2026 tutta l’Italia sarà coperta con una banda larga o ultra-larga fino a 1 Gbps (Gigabit). Il presidente di Open Fiber, Franco Bassanini, ha ricordato l’obiettivo del piano industriale dell’azienda partecipata da CDP e Enel che coincide con la scadenza dell’applicazione del PNRR. L’occasione è stata la tavola rotonda streaming “Italia Digitale: il valore della connettività e impatto sul territorio” del Sole24Ore, al quale ha partecipato anche il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.

Nel suo intervento il presidente Giansanti ha esordito sulle problematiche legate alla fibra e al digital divide “Per fortuna che c’è Open Fiber a portare internet nelle campagne”, ha detto, ricordando che i 2/3 dell’Italia sono composti da aree rurali e boschive. “È quindi fondamentale dotare il settore primario delle connessioni e degli strumenti per affrontare la sfida della sostenibilità”. Quella tecnologica, è la nuova rivoluzione che l’agricoltura si trova ad affrontare negli ultimi 100 anni. “Dopo la selezione genetica, la meccanizzazione e la chimica, la tecnologia è il cambiamento radicale che stiamo vivendo – ha detto il presidente di Confagricoltura -. È la chiave per rispondere alla domanda globale crescente di cibo ma che abbia meno impatto sull’ecosistema. L’offerta deve essere sempre più orientata verso la sostenibilità”.

Per Giansanti la strada degli incentivi fiscali intrapresa dallo Stato è quella giusta. “Il governo ci ha assicurato incentivi fiscali per chi investirà in innovazione. Il percorso, avviato nel 2019, proseguirà”. Ma l’ammodernamento dei processi produttivi e di marketing è soltanto un pezzo del problema. Senza infrastrutture digitali adeguate non si va lontano. “Sensori e droni oggi permettono una gestione delle colture razionale e proattiva – ha detto Giansanti -. Però parliamo di tecnologie che hanno bisogno di connessioni potenti per funzionare al meglio”. E se è vero che il 5G non basterà a rispondere alla domanda delle zone rurali, “la fibra ottica è fondamentale per la connessione delle aree interne”.

Un’affermazione non scontata, anche alla luce di quanto detto nel suo intervento da Franco Bassanini, riguardo al ritardo del cablaggio delle zone rurali, collinari e montane. In queste aree – ha osservato – “affrontiamo ritardi dovuti ai maggiori costi dei lavori infrastrutturali, alla burocrazia e al rispetto delle regole sugli appalti. Al contrario dei cantieri nelle città, in campagna il codice degli appalti deve essere rispettato in toto. In più bisogna aggiungere la crisi di alcuni nostri fornitori strategici come Italtel”. E così, se il piano industriale di Open Fiber è completato per 2/3 nella parte dedicata ai centri urbani, il capitolo relativo alle zone rurali è completo al 50% circa.

Internet of Things (IoT) è ormai una vera esigenza nelle zone rurali e boschive. Secondo il presidente dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli per due ragioni in particolare. “Le nuove generazioni domandano già oggi prodotti sostenibili. E lo fanno attraverso lo strumento ormai diffuso dell’e-commerce”.  La fibra ottica in campagna è anche lo strumento per dare nuova linfa all’economia delle aree interne italiane, dei borghi rurali. “L’agricoltura non è solo commodity ma anche turismo, commercio, beni e servizi – ha aggiunto il presidente di Confagricoltura -. Parliamo di una vera occasione per lo sviluppo economico di quei territori in cui l’agricoltura è l’unica fonte di ricchezza e lavoro.

Il lavoro agricolo sta cambiando, proprio grazie all’innovazione. Nel corso dell’evento, moderato da Laura Serafini, Massimiliano Giansanti ha parlato anche di un effetto a cascata, innescato dalle nuove tecnologie che oggi coinvolge anche le attività lavorative agricole, sempre più legate a quelle provenienti dal digitale. “Le aziende agricole richiedono profili qualificati che spesso si incrociano con professionalità cresciute in città”. Città che non sempre riescono a rispondere alla domanda di lavoro.

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Vitivinicolo: prorogate le misure eccezionali Covid19 a sostegno del settore

La Commissione UE ha adottato la proroga di un anno delle misure eccezionali a sostegno del settore vitivinicolo mediante la modifica di alcuni regolamenti.

Con la modifica al Regolamento UE 592/2020 la Commissione ha ritenuto opportuno incentivare maggiormente i viticoltori a stipulare un’assicurazione del raccolto aumentando il sostegno e facendo in modo che l’incentivo copra più di una campagna di commercializzazione. La Commissione ha dunque previsto che, in deroga al Regolamento Ue 1308/2013, a) per le operazioni selezionate dal 4 maggio 2020 al 15 ottobre 2021, il contributo finanziario al sostegno dell’assicurazione del raccolto non supererà il 70 % (e non il 50%) del costo dei premi assicurativi pagati dai produttori per l’assicurazione; b) per le operazioni selezionate dal 16 ottobre 2021 al 15 ottobre 2023, il contributo finanziario al sostegno dell’assicurazione del raccolto non supererà l’80 % del costo di dei premi assicurativi.

Inoltre, la Commissione ha ritenuto opportuno estendere fino al 15 ottobre 2022 la possibilità di incrementare, a parità di budget, la percentuale di contributo per le misure di promozione (70%), ristrutturazione e riconversione (70 % e 90 % nelle regioni meno sviluppate), vendemmia verde (70%) e investimenti (60% e 70 % nelle regioni meno sviluppate).

Con la modifica del Regolamento Ue 884/2020 la Commissione ha confermato anche per il 2022 la possibilità di consentire la vendemmia verde per due anni consecutivi sulla stessa particella e non uno solo come prevede il regolamento di base Regolamento Ue1308/2013.

Confermate fino al 15 ottobre 2022 le flessibilità per l’attuazione delle misure dell’OCM dando la possibilità agli Stati Membri di consentire la modifica delle misure senza approvazione preventiva e la modifica, con approvazione preventiva, degli obiettivi di una operazione già validata.

Confermata anche la possibilità per gli Stati membri di calcolare il sostegno da versare sulla base della superficie sulla quale è stata realmente attuata la misura di ristrutturazione o la misura di vendemmia verde anche se il beneficiario non ha completato i lavori su tutta la superficie per la quale erano stati richiesti gli aiuti.

La Commissione ha modificato permanentemente il Regolamento Ue 1149/2016 all’art. 25 per incoraggiare l’uso dei fondi di mutualizzazione prevedendo un incremento del contributo per finanziare le spese amministrative di costituzione di fondi di mutualizzazione, passando rispettivamente nel primo, nel secondo e nel terzo anno di attuazione da 10 %, 8 % e 4 % a 20%, 16% e 8%. Questa modifica è prevista fino alla fine del periodo di programmazione 2019-2023.

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Requisiti delle attività agricole connesse di servizi

L’Agenzia delle Entrate  è tornata sull’argomento delle attività agricole connesse di prestazione di servizi, fornendo ulteriori precisazioni sui requisiti necessari perché dette attività non siano considerate commerciali.

Ricordiamo che secondo l’articolo 2135 del Codice Civile le attività agricole connesse possono essere considerate tali se: sono svolte da un imprenditore che svolge attività agricole primarie, cioè di coltivazione, silvicoltura e allevamento (requisito soggettivo); se l’attività di servizi avviene tramite l’utilizzo prevalente di attrezzature o risorse normalmente impiegate nell’attività agricola esercitata (requisito oggettivo).

A tali attività si applica una tassazione forfettaria: l’Irpef dovuta si calcola sul 25% dei ricavi registrati ai fini IVA; l’IVA da versare all’Erario è pari al 50% dell’IVA sulle operazioni fatturate.

Con l’interpello 446 del 2021 l’Agenzia delle Entrate ha precisato che le risorse dell’azienda normalmente utilizzate nell’attività agricola svolta “sono da individuare tra gli elementi materiali e immateriali necessari al conseguimento dell’obiettivo aziendale. Sono quindi risorse, ad esempio, i terreni, i fabbricati, le attrezzature, il personale, il capitale, il know-how, ecc.”.

Va inoltre tenuto presente che, secondo l’Agenzia delle Entrate (Circolare 44/E del 2002), “per poter rientrare fra le attività connesse, l’attività di fornitura di beni o servizi da parte dell’imprenditore agricolo non deve aver assunto per dimensione, organizzazione di capitali e risorse umane, la connotazione di attività principale; in tal senso le attrezzature agricole non devono essere impiegate nell’attività connessa in misura prevalente rispetto all’utilizzo operato nell’attività agricola di coltivazione del fondo, del bosco o di allevamento”.

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Delibera della Regione Veneto sul divieto di combustione di sfalci e potature

La Giunta Regionale del Veneto ha approvato con il decreto 238 del 2 marzo 2021 un pacchetto di misure straordinarie per la qualità dell’aria che introducono limitazioni nel periodo 1° ottobre – 30 aprile di ogni anno, in particolare per i settori ritenuti responsabili delle emissioni di PM10 in atmosfera (polveri sottili).

Queste misure vanno a integrare quanto già previsto con l’Accordo di Bacino Padano sottoscritto da Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte nel 2017 e con il Piano regionale di tutela e risanamento dell’atmosfera del 2016.

La nuova delibera regionale, fra le varie misure, prevede anche il periodo di divieto di combustione dei residui vegetali a partire dal 1° ottobre al 30 aprile di ogni anno.

Al di fuori di questo periodo di divieto, rimane la possibilità di svolgere attività di abbruciamento in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri steri per ettaro di materiale vegetale, come riportato all’art.182, comma 6 bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006

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Fondo zootecnia: apertura delle domande per alcuni settori

Agea sul proprio sito ha pubblicato tre circolari con cui fornisce le istruzioni per l’erogazione di 94 milioni di euro del fondo di sviluppo e sostegno delle filiere agricole, istituito con la legge di bilancio 2021, da erogare a favore dei settori zootecnici maggiormente colpiti dalle conseguenze del Covid-19.

I tre provvedimenti indicano le modalità tramite le quali i produttori zootecnici possono presentare nuove domande o domande integrative qualora abbiano ricevuto gli indennizzi nel corso del 2020. Le nuove domande e le domande di integrazione relative alle filiere suinicola, cunicola, carni bovine età interiore 8 mesi, ovicaprina e caprina vanno presentate dal 18 al 29 ottobre 2021. Le imprese agricole di allevamento interessate per ora sono quindi quelle di:

  • Suini per un aiuto fino a 18 euro per ogni scrofa nata, allevata nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020;
  • carni bovine di età inferiore agli 8 mesi per un aiuto fino a 100 euro per ogni vitello nato, allevato e macellato in Italia nel periodo dal 1° marzo al 30 giugno 2020;
  • ovicaprini per un aiuto fino a 3 euro per ogni pecora e/o capra nata, allevata in Italia nel periodo dal 1° maggio al 30 giugno 2020;
  • caprini per un aiuto fino a 6 euro per ogni capo di capretto, nato, allevato e macellato in Italia nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020;
  • conigli per un aiuto fino a 1 euro per ogni capo macellato nel periodo dal 1° aprile al 30 giugno 2020.

Per le filiere carni bovine 12-24 mesi, carni bovine età inferiore 8 mesi allevati dal richiedente per un periodo non inferiore a 4 mesi prima della macellazione e allevamento vacche da latte i termini di presentazione delle domande non sono ancora stati definiti e verranno comunicati con successiva istruzione operativa di Agea.

Sia la domanda integrativa che quella nuova dovranno utilizzando il modulo precompilato dalla stessa Agea che si baserà sulle informazioni presenti sulla banca dati nazionale del Ministero della Salute e sui dati aziendali presenti nel fascicolo del Sian. Si dovrà verificare l’esattezza di quanto contenuto nel modulo precompilato prima di procedere alla presentazione delle due tipologie di domanda (integrativa e nuova).

Si evidenza che il pagamento delle domande da parte di Agea avverrà solo se le aziende sono in regola con il pagamento dei contributi INPS.

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