Luglio 2022

Prodotti salutistici dagli scarti dell’olio d’oliva

Utilizzare gli scarti della lavorazione per la produzione di olio d’oliva per farne cosmetici, integratori e prodotti per l’alimentazione animale. Tutto con processi ecosostenibili e innovativi. È un progetto all’avanguardia quello di cui è capofila un’azienda bellunese, la Società agricola Moldoi con sede a Sospirolo, nel Bellunese, che è denominato Oli.va.re (Olive Valorizzazione e Recupero) e punta a utilizzare ramaglie da potatura, foglie d’olivo, polpa, buccia, sanse, nocciolino e acque di vegetazione per l’estrazione dei principi attivi di interesse salutistico, cosmetico e farmaceutico.

La società agricola Moldoi (Sam), che fa parte di Confagricoltura Belluno, guiderà un gruppo di lavoro multidisciplinare che coinvolge il Consorzio produttori olivicoli di Malcesine, il frantoio Bonamini Giancarlo di Illasi, la società Agricola Veneto Ovini di Anguillara e, per la parte riguardante la ricerca, le Università di Padova e di Verona. A coordinare il progetto, finanziato con 251.000 euro dalla Regione attraverso i fondi europei per l’innovazione Porfesr, è la Rete Innosap, riconosciuta dalla Regione Veneto e sostenuta da Confagricoltura Veneto, che si occupa di ricerca e innovazione e conta 107 aderenti tra micro, piccole, medie e grandi imprese, istituzioni e centri di ricerca.

“È un lavoro molto interessante, perché andremo a utilizzare gli scarti dell’olio d’oliva, che solo in Italia sono 232.000 tonnellate e hanno un rilevante impatto ambientale, con un costo di smaltimento notevole per le aziende – spiega Nicola De Zordi, fondatore e titolare della Sam, attiva dal 2019 all’interno del Parco Nazionale delle Dolomiti bellunesi per valorizzare le piante del territorio in prodotti salutistici e integratori alimentari -. L’idea è partita dal professor Stefano Dall’Acqua, che dirige il Laboratorio dei prodotti naturali del dipartimento di scienze del farmaco dell’Università di Padova, con il quale collaboriamo da anni e che ci affiancherà nella ricerca. Gli scarti della produzione dell’olio saranno forniti dal Consorzio di Malcesine e dal frantoio Bonamini, mentre noi, in collaborazione con le due Università, andremo a realizzare i prototipi di prodotto. In sostanza verranno estratti i principi attivi, che saranno poi utilizzati per creme e altri cosmetici, sciroppi, integratori alimentari. Utilizzeremo tecniche totalmente green, come l’estrazione con fluidi supercritici, metodologia innovativa in grado di estrarre selettivamente la parte più pura e aromatica delle piante, senza l’utilizzo di solventi”.

Il progetto, partito da poco, si concluderà nell’agosto 2024. Verranno lavorati 10.000 quintali di scarti, di cui il 15% da ricondurre a residui di olive dop.  Un universo totalmente inedito per la società agricola Moldoi, che realizza i suoi prodotti con piante dolomitiche come la calendula, la malva, il timo, la menta, il tiglio, la melissa. “Stavolta cambia il materiale di partenza – chiarisce De Zordi -,  cioè gli scarti della lavorazione dell’olio d’oliva, che sono molto interessanti in quanto contengono principi attivi specifici per l’abbassamento del colesterolo e della pressione, ma anche proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Un nuovo fronte che andrebbe a sviluppare nuovi prodotti innovativi, sani ed efficaci, che rispondono alla domanda di un mercato sempre più sensibile ai temi dell’ambiente e della biodiversità”.

All’ambizioso progetto ha aderito anche un’azienda agricola padovana di Confagricoltura, la Veneto Ovini di Anguillara Veneta, che dagli scarti punta a ottenere mangimi animali di qualità e a basso costo. “Avevamo già preso parte a un progetto della Rete Innosap con l’Università di Padova, “Ovino veneto di qualità”, per valorizzare l’intera catena del valore delle carni ovine – spiga Davide Morandi, che con i fratelli Luca e Andrea conduce l’allevamento di circa 1.000 ovini, con lavorazione e produzione di carne e salumi di pecora. “Oli.va.re è interessante perché, in un momento in cui i costi delle materie prime per l’alimentazione sono schizzati alle stelle, la sansa dell’oliva può rappresentare un ottimo integratore che potrebbe aiutare a ridurre i costi. Sarebbe il massimo se comportasse anche un miglioramento delle carni”.

 

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Dimissioni Draghi, si apre uno scenario difficile per il Paese

Confagricoltura Veneto esprime preoccupazione per la crisi politica italiana, culminata con le dimissioni del presidente Mario Draghi.

“Le dimissioni del premier sono una triste notizia per il nostro Paese e per la nostra economia – sottolinea Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto -, in un momento in cui stiamo vivendo grandi difficoltà tra post pandemia, crisi energetica, aumento dei costi delle materie prime e un’inflazione che sta accelerando come non si vedeva da tempo, portando inevitabilmente verso l’aumento dei tassi di interesse. C’era un governo di unità nazionale che avrebbe dovuto portare a termine provvedimenti e riforme importanti per un Paese a rischio recessione, guardando all’interesse delle imprese, delle famiglie e di tutti i cittadini. In pieno conflitto bellico la caduta dell’esecutivo sarà anche un indebolimento sul fronte della politica europea, perché perderemo coesione e unità”.

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NUOVO NUMERO “GLI AGRICOLTORI VENETI”

E’ uscito il nuovo numero de GLI AGRICOLTORI VENETI.

In questo numero interessanti le interviste con le quali sono stati affrontati i problemi emergenti e di attualità con personalità di spicco: con il direttore dell’ANBI del Veneto Andrea Cre­stani la situazione della siccità nel Veneto; il punto sul PNRR, sui progetti strategici, salario minimo e reddito di cittadinanza con il Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta; la necessità di sovranismo agroali­mentare e di Green con gli eurodeputati on.li Herbert Dorfmann, Mara Bizzotto e Sergio Berlato; le transazioni energetiche ed ecologiche con il Sottosegretario Vanna Gava; il problema della siccità, risorse, promozione vino, CAA, con l’Assessore regio­nale all’agricoltura Federico Caner; per comprendere il ricco patrimonio di storia, cultura, agricoltura e gestione del territorio delle Veneto Per capire l’importanza abbiamo sentito il prof. Edoardo Demo e per cercare di risolvere problemi complessi con l’aiuto delle nuove tecnologie, processi digitali, aggregazioni e il blockchain con l’esperto Andrea Casadei.

Numerose le notizie e informazioni sui settori produttivi, sulle nuove nomine nel mondo sindacale e associativo che potete leggere qui.

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Giovani: agevolazioni contributive

L’Inps, con la circolare n. 59 del 16 maggio 2022,  ha fornito le indicazioni per l’accesso all’esonero contributivo destinato ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali con età inferiore a 40 anni per le nuove iscrizioni nella previdenza agricola per le attività iniziate tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022.

L’istanza di ammissione al beneficio, che deve essere inoltrata esclusivamente in via telematica, accedendo al “Cassetto previdenziale per Autonomi Agricoli”, va presentata entro 120 giorni dalla comunicazione dell’inizio attività. La prima scadenza è il 30 luglio prossimo e riguarda le attività iniziate dal 1° gennaio.

L’esonero è applicabile nei limiti previsti dall’Unione europea per gli aiuti «de minimis». Considerate le verifiche necessarie su questo aspetto nel Registro Nazionale Aiuti, l’Inps raccomanda la tempestiva richiesta di accesso al beneficio da parte degli aventi diritto.

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Siccità, il riso soffre sul Delta del Po

“Siamo con le risaie in asciutta, senza una goccia d’acqua da 20 giorni. Il riso è ingiallito. Se non viene dissetato entro 15 giorni morirà”. I risicoltori del Delta del Po lanciano il grido d’allarme: nei 700 ettari coltivati a riso Carnaroli, Arborio e Baldo in Polesine la situazione è drammatica. La siccità straordinaria e la risalita del cuneo salino stanno producendo danni gravissimi. Chi ha i campi vicino al mare ha già le piante di riso annerito e dovrà buttare via tutto. Gli altri sperano nella pioggia, che ieri sera è arrivata in forma di grandine con chicchi grandi come noci. Risultato: danni a mais, granoturco, soia e barbabietole.

“Attendiamo con ansia la nomina del commissario per l’emergenza siccità – dice Antonio Bezzi, componente della sezione risicoltori di Confagricoltura Veneto  e presidente del Consorzio risicoltori polesani, che conta una decina di grandi aziende di seminativi tra Porto Tolle, Taglio di Po e Porto Viro -. Abbiamo assoluta necessità che risolva il problema contingente, con il rilascio di acqua dai bacini montani. Siamo quasi alla disperazione: le risaie sono in asciutta, l’unica acqua che arriva è salata. Dal Consorzio Delta del Po non riceviamo più nulla da 20 giorni. I risicoltori vicino al mare hanno le piante annerite e possono dire addio al raccolto: è un mese e mezzo che non vedono risorsa idrica, perché la portata del fiume Po è talmente bassa che il mare entra e sala tutto. Il Comune di Porto Tolle ha installato un dissalatore, ma è solo a uso civile. Luglio è il momento più critico per il riso, perché fa tanto caldo e il riso ha bisogno di almeno 15 centimetri costanti di acqua. Quelli come me, che sono più lontani dal mare, possono resistere ancora un paio di settimane senza dissetare le piante, che sono già ingiallite e in stress idrico. Poi anche noi dovremo buttare via tutto”.

 

Ogni anno in Polesine vengono prodotte 5.000 tonnellate di riso del Delta del Po, che ha la denominazione Igp ed è un’eccellenza del territorio.  “Il riso nel Delta ha una funzione non solo agronomica, ma anche ambientale, perché è importante per la biodiversità – spiega Bezzi -. È una coltura ad antica tradizione e, anche se abbiamo già vissuto estati siccitose, vedi il 2003, mai abbiamo vissuto un annus horribilis come questo e mai siamo stati costretti a interrompere l’uso dell’acqua. Gli interventi per far fronte al cuneo salino non sono più rimandabili. Da decenni si parla di barriere antisale, ma sono state fatte solo nei rami secondari del Delta, che hanno funzionato sì, ma in stagioni meno difficili di questa. Urgono barriere nei rami principali del Po, che impediscano all’acqua salata di risalire”.

Meglio va nel Veronese, dove si concentra gran parte degli investimenti del Veneto a riso con 2.160 ettari di coltivazioni quasi interamente a Vialone Nano. “Ci consideriamo dei privilegiati – sottolinea Romualdo Caifa, presidente dei risicoltori di Confagricoltura Verona -. L’annata è certamente molto siccitosa e dobbiamo stare attentissimi nel centellinare l’acqua, ma ad oggi non è mai mancata e non siamo stati costretti a scegliere quale coltura salvare. Dal Piemonte al Polesine tutti i nostri colleghi hanno enormi problemi. Noi invece possiamo ringraziare il Consorzio di bonifica che non ci ha mai fatto mancare l’acqua di derivazione dall’Adige, e anche le nostre risorgive, sorgenti di acqua dolce caratteristiche della nostra pianura che consentono alle risaie una costante irrigazione. Dalle prime impressioni il riso di quest’anno sembra anche di ottima qualità, anche se dobbiamo aspettare il raccolto per averne certezza”.

 

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Borse di studio per la qualificazione professionale

La riforma delle Camere di Commercio ha posto in carico agli Enti camerali nuove e importanti attività: tra queste attività vi è anche l’orientamento verso corsi formativi che assicurano un’alta occupabilità nonché il supporto alla filiera delle imprese turistiche.

Al riguardo  la Giunta camerale ha approvato un Bando per la concessione di Borse di studio finalizzate ad incentivare l’iscrizione a corsi di qualificazione professionale nella filiera turistica e della ricettività.

L’iniziativa prevede l’assegnazione di 50 Borse di studio del valore di 900 euro ciascuna e saranno riservate a persone che, a novembre 2022, avranno completato o risulteranno iscritte a corsi di qualificazione professionale riconosciuti e organizzati nella provincia di Vicenza da un Organismo di Formazione accreditato dalla Regione del Veneto, relativi alle aree tematiche “Servizi alberghieri e della ristorazione” e “Trasformazione degli alimenti” (a titolo esemplificativo corsi per Gelatiere, Pizzaiolo, Pasticciere, Panificatore, Cuoco, Addetto alla macelleria, Maitre di sala, Cameriere di sala e bar …).

E’ già possibile presentare le domande. Il Bando e la relativa modulistica sono disponibili alla pagina https://www.vi.camcom.it/it/bandi-contributivi-e-bandi-di-gara/bandi-contributivi-camera-vicenza/archivio-bandi?id=142
Gli uffici Orientamento al lavoro e alle professioni e Punto Impresa Digitale (PID) restano a disposizione per ogni informazione o chiarimento agli indirizzi di posta elettronica orientamento@vi.camcom.it o pid@madeinvicenza.it ai n 0444.994.840 – 751-752.

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Agricoltura 100:partecipa all’indagine di Confagricoltura

Ha preso il via la terza edizione di Agricoltura100, l’iniziativa di Confagricoltura e Reale Mutua Assicurazioni che premia le aziende agricole più innovative e indaga sulla diffusione della sostenibilità ambientale, sociale ed economica nel settore primario italiano.

Il progetto, realizzato con il patrocinio del Mipaaf e del Ministero della Transizione Ecologica, ha un duplice scopo:

  • monitorare le buone pratiche sostenibili dell’agricoltura per redigere un rapporto annuale: Il contributo dell’agricoltura alla crescita sostenibile del Paese
  • permettere alle imprese agricole di misurare il proprio livello di sostenibilità.

Agricoltura100 è un lavoro scientifico, si basa su dati raccolti nelle indagini dirette alle imprese ed elaborati su 234 variabili che producono per ogni azienda 17 indici per altrettanti ambiti di sostenibilità, raggruppati in 4 aree: Sostenibilità ambientale; Sostenibilità sociale; Gestione dei rischi e delle relazioni; Qualità dello sviluppo. Il sondaggio viene svolto attraverso un questionario, basato su rigidi criteri di misurazione per l’analisi e la classificazione sia dell’interesse verso i temi della sostenibilità, sia degli investimenti concretamente avviati dalle aziende del settore.

Alla conclusione dell’indagine, il sistema fornirà a tutte le imprese partecipanti gratuitamente e riservatamente un servizio personalizzato di misurazione del proprio livello di sostenibilità, che permette di confrontarsi con imprese simili e individuare possibili aree di miglioramento. Inoltre, se interessate, le imprese partecipanti potranno richiedere di comunicare i relativi dati a Confagricoltura e Reale Mutua al fine di: a) ottenere un certificato AGRIcoltura100, utilizzabile per comunicare pubblicamente il proprio impegno nella sostenibilità; b) ove rientrino tra le imprese con i migliori punteggi, essere premiate nel corso dell’evento pubblico.

Possono partecipare tutte le aziende agricole, dalla piccola alla grande impresa, e tutte attività, dalle produzioni, alla trasformazione, alle attività recettive ed all’agricoltura sociale. Invitiamo tutte le imprese a partecipare gratuitamente tramite la pagina dedicata.

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Collabora all’indagine sulla misura Ocm vino

Confagricoltura intende valutare con le aziende alcune delle scelte strategiche alla base della proposta progettuale che farà in tema di OCM vino.

Vi invitiamo pertanto, a partecipare all’indagine sulla misura di promozione OCM vino campagna 2022/2023 compilando il questionario online al link https://it.surveymonkey.com/r/2FLYYZL che richiede solamente alcuni minuti.

Il sondaggio garantisce l’anonimato dell’azienda e non la impegna a partecipare ad alcuna attività progettuale.

 Confagricoltura ringrazia per la vostra preziosa collaborazione.

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Biogas fino a 300 KW: pubblicato il bando 2022

Il GSE ha pubblicato il quarto Bando relativo al Registro per gli impianti a biogas. Il Registro verrà aperto il giorno 9 luglio 2022 alle ore 9.00 e chiuso improrogabilmente alle ore 18.00 del 7 settembre 2022.

La procedura è prevista dalla Legge 30 dicembre 2018, n. 145 in applicazione di quanto stabilito dal DL 30 dicembre 2021, n. 228, convertito con modificazioni, dalla Legge 25 febbraio 2022, n. 15.

Come di consueto, le richieste di iscrizione dovranno essere trasmesse esclusivamente per via telematica mediante il Portale informatico FER – E del GSE, accessibile tutti i giorni, 24 ore su 24, a eccezione dei giorni di apertura e chiusura.

La pubblicazione del bando è attesa entro settembre.

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