Maggio 2022

Tassa di soggiorno: dichiarazione di imposta di soggiorno

Con decreto 29 aprile 2022 del Ministro dell’economia e delle finanze è stato approvato il modello di dichiarazione dell’imposta di soggiorno.

Si tratta di un nuovo obbligo per le strutture ricettive, tra cui anche gli agriturismi con alloggio che sono tenuti, in linea generale, a presentare cumulativamente ed esclusivamente in via telematica entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui si è verificato il presupposto impositivo, tale dichiarazione ai comuni in cui è stata istituita la tassa di soggiorno. Quanto alla dichiarazione relativa all’anno d’imposta 2020 deve essere presentata unitamente alla dichiarazione concernente l’anno d’imposta 2021, vale a dire entro il 30 giugno 2022.

Il decreto legislative n. 23 del 2011 prevede che i comuni capoluogo di provincia, le unioni di comuni nonché i comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte possono istituire, con deliberazione del consiglio, un’imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio, da applicare, secondo criteri di gradualità in proporzione al prezzo, sino a 5 euro per notte di soggiorno e che il relativo gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali.

Il modello di dichiarazione dell’imposta di soggiorno deve essere utilizzato dai gestori delle strutture ricettive per la dichiarazione relativa all’imposta di soggiorno e al contributo di soggiorno e dai soggetti che incassano il canone o il corrispettivo, ovvero che intervengono nel pagamento dei canoni o corrispettivi relativi alle cosiddette locazioni brevi, ivi inclusi quelli che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, stipulati da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, direttamente o tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, ovvero soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da locare.

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Vino: lista degli ingredienti e sistema IG

Nei giorni scorsi si sono tenute le riunioni del Gruppo di lavoro del COPA COGECA e del Gruppo di dialogo civile della Commissione per il settore vitivinicolo. I punti trattati sono stati i seguenti.

Produzione UE

La produzione complessiva dell’Unione europea di vino e mosto nel 2021/22 si attesta a 159 milioni hl, +7% rispetto alle previsioni (148 milioni di hl). Con 50,4 milioni di hl, l’Italia si conferma leader per la produzione di vino in UE (e nel mondo) e rappresenta il 32% della produzione totale nell’Unione. Segue la Spagna (39,4 milioni di hl) che produce il 25% del volume e la Francia (37,2 milioni di hl) con il 23% del volume prodotto. Questi tre Stati membri da soli rappresentano l’80% della produzione dell’Unione. Due terzi dei vini prodotti sono vini di qualità (questa quota rimane stabile: il 45% sono DOP e il 21% sono IGP).

Etichetta con la lista degli ingredienti

Fra i punti di maggiore interesse è la modifica a Reg. UE n.33/2019 per quanto concerne il cambio delle norme di etichettatura dei prodotti vitivinicoli con l’indicazione della lista degli ingredienti. Si ricorda che con la nuova PAC diverrà obbligatorio dall’8 dicembre 2023 riportare in etichetta dei vini la lista degli ingredienti che facoltativamente potrà essere riportata anche off label. La modifica del Reg. (UE) n.33/2019 riporta il dettaglio delle indicazioni comunitarie in merito. Nella proposta della Commissione illustrata agli operatori è specificato che:

  • l’elenco degli ingredienti per i prodotti vitivinicoli è riportato in conformità al Reg (UE) n. 1169/2011;
  • gli additivi e, se del caso, i coadiuvanti tecnologici da inserire nell’elenco degli ingredienti sono quelli elencati nel Reg. (UE) 2019/934;
  • il termine «uva» è utilizzato per indicare la materia prima utilizzata per la produzione del prodotto vitivinicolo;
  • il termine «mosto di uve» può sostituire i termini «mosto di uve concentrato» e «mosto di uve concentrato rettificato».La delegazione italiana ha chiesto di inserire alcune semplificazioni anche per i solfiti e per gli acidi, ha posto poi la questione dei gas di imballaggio per i vini frizzanti e spumanti usati per la produzione ma non da considerarsi ingredienti ed infine ha suggerito, ai fini della tracciabilità degli ingredienti nei prodotti sfusi (ivi inclusi i prodotti a monte del vino), di modificare i documenti di accompagnamento.

    Proposta di modifica del sistema IG

    La Commissione ha presentato gli elementi principali della proposta, soffermandosi in particolare sulle novità relative all’introduzione di requisiti di sostenibilità nei disciplinari, all’inserimento di specifiche norme riguardanti i gruppi di produttori e alla cooperazione con EUIPO per l’assistenza tecnica.

  • Confagricoltura è intervenuta sul riferimento nei disciplinari di produzione ai protocolli di sostenibilità sostenendo che i principi di qualità legati alle indicazioni geografiche sono ben diversi, benché assolutamente condivisi, dai principi di sostenibilità. Il concetto di qualità delle indicazioni geografiche è riferito al prodotto ed è legato all’interazione fra territorio, clima e fattori umani che si ritrova nelle caratteristiche organolettiche del vino e che si rispecchia nelle regole del disciplinare di produzione. Il percorso di sostenibilità ambientale, sociale ed economica è invece legato al processo di produzione che non è influente per caratterizzare organoletticamente e identificare il prodotto ai fini della IG. Agganciare i principi di sostenibilità a quelli delle indicazioni geografiche legati al territorio rischia di confondere il consumatore e anche di indebolire il concetto di qualità legata al territorio.
  • I componenti dello sciroppo di dosaggio (expedition liqueur’) possono essere sostituiti dal termine ” sciroppo di dosaggio “, nei casi in cui la divulgazione dei costituenti rappresenti un’informativa di ricetta commerciale’.
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Decreto Aiuti: incentivi per il fotovoltaico sulle coperture

E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto legge n. 50 del 17 maggio che contiene (art.8) la norma che consente alle imprese agricole di ottenere aiuti anche nel caso installino impianti con una potenza che permette una produzione di energia elettrica superiore ai consumi medi annui compresi quelli familiari. La norma, qualora accolta dalla Commissione europea, può permettere di superare le criticità sorte di recente con l’approvazione del decreto sull’Agrisolare ,che prevede l’erogazione di 1,5 miliardi di euro del PNRR per l’installazione di pannelli fotovoltaici sui capannoni agricoli e agroindustriali.

L’articolo 8 del decreto aiuti è volto ad introdurre delle misure per potenziare la produzione di energia rinnovabile per il settore agricolo, zootecnico e agroindustriale, per la realizzazione di impianti di produzione sulle coperture delle proprie strutture produttive, aventi potenza eccedente il consumo medio annuo di energia elettrica, compreso quello familiare. È inoltre consentita la vendita in rete dell’energia elettrica prodotta. Gli incentivi scattano anche per gli interventi in corso e finanziati con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il provvedimento è soggetto all’autorizzazione della Commissione Europea.

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Via agli esoneri contributi per Cd e Iap: prima scadenza il 30 luglio

Anche quest’anno scattano gli esoneri contributivi per le nuove iscrizioni alla previdenza agricola di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Il periodo interessato è quello dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022.

 

Con la circolare 59 del 16 maggio l’Inps ha fornito le indicazioni per accedere alle agevolazioni destinate a Cd e Iap di età inferiore ai 40 anni. La prima scadenza è il 30 luglio prossimo e riguarda le attività iniziate dal 1° gennaio.

L’istanza di ammissione al beneficio, che deve essere inoltrata esclusivamente in via telematica, accedendo al “Cassetto previdenziale per Autonomi Agricoli”, va presentata infatti entro 120 giorni dalla comunicazione dell’inizio attività. Oltre i 210 giorni le domande saranno respinte.

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Siccità: ad aprile in Veneto deficit irriguo di 25-50 millimetri

Rimane pesante il “deficit idrico” per le aree irrigue in Veneto, dove mediamente sono state registrate precipitazioni tra i 20 e i 40 millimetri; l’anomalia è a meno 25-50 millimetri sui comprensori dei Consorzi di Bonifica Veneti. Il dato emerge dal bollettino mensile dell’Anbi Veneto del mese di Aprile. Il volume d’acqua nei principali serbatoi montani evidenzia ad aprile un leggero incremento rispetto a marzo, che risulta simile al 2017 (+0,5 millimetri cubi), poco inferiore al 2012 (- 5) e il doppio del 2003 (+17,5). La risorsa rimane comunque scarsa, in relazione all’andamento stagionale e in vista della stagione calda.

Per quanto riguarda i fiumi, al 30 aprile le portate sono state registrate su valori nettamente inferiori alle medie storiche (1994-2020): nell’Adige -60%, nel Po -63%, nel Brenta -70%, nel Bacchiglione -75%. Preoccupa inoltre la risalita del cuneo salino lungo i principali fiumi, con valori di salinità molto elevati, tali da richiedere, specie nei momenti di alta marea, la chiusura delle derivazioni irrigue, che arrivano a 10 chilometri nel tratto terminale di Po ed Adige, con ripercussioni per il Po anche a 25 chilometri dalla foce.

Continua la fase di sofferenza dei livelli di falda, dopo un autunno e un inverno complessivamente avari di precipitazioni. Con una situazione di partenza già con livelli molto bassi, la situazione continua a peggiorare, registrando valori minimi

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Indennità di 200 euro per lavoratori dipendenti e pensionati

E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto legge  n. 50  del 17 maggio, il cosiddetto “decreto aiuti”, contenente le note indennità una tantum di 200 euro a favore dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.

  • 31 (Indennità una tantum per i lavoratori dipendenti): la disposizione prevede un’indennità una tantum di 200€ a favore dei lavoratori dipendenti, ad eccezione dei lavoratori domestici. Il riconoscimento del beneficio è subordinato al possesso di determinati requisiti. In particolare, è previsto che il lavoratore abbia beneficiato dell’esonero (di cui all’articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, numero 234) di 0,8 punti percentuali sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico per almeno una mensilità durante il primo quadrimestre dell’anno 2022 e che non sia titolare del trattamento di cui al seguente articolo 32. L’indennità sarà erogata in via automatica nel mese di luglio direttamente dal datore di lavoro, previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare di uno o più trattamenti citati.

ARTICOLO 32 (Indennità una tantum per pensionati e altre categorie di soggetti): In favore di soggetti residenti in Italia, titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 30 giugno 2022 e reddito personale assoggettabile ad IRPEF, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore per l’anno 2021 a trentacinquemila euro, l’Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS) corrisponde d’ufficio con la mensilità di luglio 2022 un’indennità una tantum pari a 200 euro. Qualora i soggetti risultino titolari esclusivamente di trattamenti non gestiti dall’INPS, il casellario centrale dei pensionati, istituito con decreto del Presidente della Repubblica 31 dicembre 1971, n. 1388, individua l’Ente previdenziale incaricato dell’erogazione dell’indennità una tantum che provvede negli stessi termini e alle medesime condizioni ed è successivamente rimborsato dall’INPS a seguito di apposita rendicontazione.

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Convegno Agricoltura Biologica

L’agricoltura biologica nel Veneto e le opportunità di sviluppo – Convegno Confagricoltura Veneto

Giovedì 5 maggio si è tenuto presso la sede di Confagricoltura padova il Convegno “L’agricoltura biologica nel Veneto e le opportunità di sviluppo” promosso dalla Sezione Regionale di Prodotto Agricoltura Biologica di Confagricoltura Veneto.

E’ stata illustrata la situazione del comparto nel Veneto sia dal punto di vista dei dati strutturali e produttivi, sia dal punto di vista economico e commerciale.

I relatori hanno descritto le ultime novità inerenti i bandi PSR, il Piano strategico nazionale presentato dall’Italia per la nuova PAC, la recente legge sull’agricoltura biologica.

Sono intervenuti:

  • Lorenzo Fidora e Laura Barduca – Presidenti della Sezione Agricoltura Biologica Confagricoltura Veneto e Confagricoltura Padova
  • Irene Martini e Giovanni Borsoi – Regione Veneto
  • Lisanna Peserico – Icea
  • Silvia Piconcelli – Confagricoltura

Slides “regimi di qualità dei prodotti agroalimentari”

Presentazione BORSOI GIOVANNI Regione Veneto

Presentazione “ICEA”

Presentazione Opportunità legge Bio

Il sostegno all’agricoltura biologica

AmministrazioneConvegno Agricoltura Biologica
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Saperi e sapori, a cena con la cultura a Montegalda

Sarà Andrea Crisanti, microbiologo del dipartimento di medicina molecolare dell’Università di Padova, l’ospite della prima serata della rassegna “Saperi & Sapori – A cena con la cultura”, che si svolgerà mercoledì 18 maggio alle 20 all’agriturismo Borgo Feriani di Montegalda. La serata, organizzata da Confagricoltura Vicenza in collaborazione con Agriturist Veneto, l’associazione degli agriturismi che fa capo all’associazione agricola, inizierà alle 20 e sarà la prima di altre, che si svolgeranno in tutto il Veneto, con l’abbinata  tra i prodotti degli agriturismi e la cultura: scienza, letteratura, musica.

 

Mercoledì si potranno assaporare sapori tipici del territorio: insaccati della casa, risotto con i carletti (erbetta che cresce spontanea nei prati) e faraona in tecia. Quindi Anna Trettenero, presidente di Confagricoltura Vicenza e Giulia Lovati Cottini, presidente di Agriturist Vicenza, presenteranno l’ospite, Andrea Crisanti, balzato all’onore delle cronache durante la pandemia di Covid 19. Crisanti sarà disponibile a rispondere alle domande dei partecipanti alla serata. Il professore condusse uno studio sui cittadini di Vo’ Euganeo, il Comune in cui ebbe luogo uno dei primi due grandi focolai dell’infezione, scoprendo che la maggior parte delle persone infette dal Sars-Cov-2 era in grado di trasmettere il virus pur essendone portatrice asintomatica. Lo studioso ha da subito sostenuto la necessità di eseguire tamponi anche su chi non presentava sintomi, facendo diventare quello di Vo’ il modello veneto della lotta al Covid durante la prima parte della pandemia. Nella primavera del 2020 è stato nominato consulente tecnico dalla Regione Veneto, incarico che gli è stato però revocato nella seconda ondata, non senza polemiche. A fine giugno 2020 il pubblico ministero lo ha nominato consulente speciale sulle indagini delle morti per Covid nelle Rsa e nella sanità lombarda. Ultimamente il professore ha dichiarato che siamo vicini all’immunità di gregge, ma che bisognerà continuare a proteggere i fragili.

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