Marzo 2018

Primo insediamento giovani: dal 28 marzo al via la presentazione delle domande ISMEA

E’ stato pubblicato il 28 marzo il bando ISMEA 2018 per il primo insediamento in agricoltura, che ha l’obiettivo di facilitare l’accesso alla terra da parte dei giovani che si insediano per la prima volta in aziende agricole. I giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti che si insediano in agricoltura per la prima volta potranno beneficiare di mutui a tasso agevolato per l’acquisto a cancello aperto di strutture fondiarie agricole.

Il bando prevede infatti la concessione di un contributo in conto interessi nella misura massima di Euro 70.000 per operazioni fondiarie il cui valore deve essere compreso tra 250.000 euro (soglia minima) e 2.000.000 di euro (soglia massima).
Le domande di partecipazione potranno essere presentate mediante lo sportello telematico a partire dalle ore 12:00 del giorno 28 marzo 2018 e fino alle ore 12:00 del giorno 11 maggio 2018.
Per maggiori info visita la pagina web o contatta gli uffici di Confagricoltura.

Confagricoltura VenetoPrimo insediamento giovani: dal 28 marzo al via la presentazione delle domande ISMEA
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Bando investimenti nel settore enologico: aumentate le risorse finanziarie

Grazie a un’integrazione della dotazione finanziaria, è stato aumentato il numero delle domande finanziabili che hanno partecipato al bando aperto nel dicembre scorso in Veneto utilizzando i fondi dell’Unione Europea dell’OCM vitivinicolo per gli aiuti agli investimenti nel settore enologico (cantine sia delle aziende agricole che dell’agroindustria).
La disponibilità finanziaria iniziale prevista dal bando, pari a circa 5,3 milioni di euro avrebbe infatti consentito di finanziare soltanto una parte delle domande presentate in quanto risultano richiesti contributi per quasi 9,5 milioni di euro. La giunta regionale ha perciò deciso di spostare su questa linea di intervento oltre 3,7 milioni recuperati da disponibilità non utilizzate nella ristrutturazione e riconversione viticola (aiuti per il rinnovo dei vigneti). In questo modo la dotazione del bando per gli investimenti enologici viene portata a 8.982.000 milioni di euro.
Inoltre, l’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura concluderà entro l’1/04/2018 l’istruttoria delle domande di saldo per gli investimenti 2017. A seguito dell’esito istruttorio potranno verificarsi delle economie di spesa, che saranno utilizzate per finanziare per la parte ancora scoperta (circa 490 mila euro) le domande per l’annualità 2018, contribuendo quindi a coprire l’intera richiesta di contributi.

Confagricoltura VenetoBando investimenti nel settore enologico: aumentate le risorse finanziarie
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Programma regionale per un settore vitivinicolo sostenibile

La viticoltura del Veneto ha già intrapreso, in alcune significative realtà, il percorso virtuoso della “sostenibilità” per assicurare equilibrio tra le componenti economica, sociale e ambientale, secondo quanto previsto a livello comunitario ed internazionale. La Giunta regionale ha ritenuto che questa strada vada perseguita con maggior decisione e sostenuta da tutti gli attori del settore, per una rinnovata consapevolezza della necessità di riduzione degli input energetici utilizzati in tutto il ciclo di produzione.
“Il prossimo passo sarà quello di predisporre un Programma regionale per un settore vitivinicolo sostenibile – spiega l’assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan – che, previa analisi dei dati del settore ed i suoi impatti sull’ambiente e sul territorio, definisca: gli obiettivi dell’azione regionale per l’ulteriore sviluppo della sostenibilità del settore, le azioni che la Regione ed i diversi soggetti coinvolti dovranno intraprendere, le risorse disponibili per l’attivazione delle azioni previste, uno o più protocolli di intesa tra i diversi attori per l’attuazione coordinata delle azioni di competenza e il sistema di monitoraggio delle azioni attivate”.
A questo scopo si è deciso di costituire un gruppo di lavoro interdisciplinare che, accanto alle strutture della Regione e degli enti strumentali, preveda la partecipazione del partenariato economico, sociale e ambientale e che, entro 90 giorni dall’insediamento, provveda a formulare la proposta di programma da sottoporre alla successiva valutazione della Giunta regionale. La viticoltura veneta nell’ultimo decennio è profondamente mutata anche per effetto delle strategie di valorizzazione implementate a tutti i livelli che hanno comportato, tra l’altro, un rilevante incremento della superficie vitata ed una specializzazione produttiva e territoriale. Si è parallelamente assistito alla diffusione di modelli di gestione più attenti e mirati delle risorse naturali non rinnovabili da parte delle imprese vitivinicole, al fine di conseguire un migliore livello qualitativo delle produzioni ed assicurare la imprescindibile tutela della salute, salvaguardia dell’ambiente, del territorio e della biodiversità naturale.

Confagricoltura VenetoProgramma regionale per un settore vitivinicolo sostenibile
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In caduta libera le quotazioni all’origine di ortaggi e verdure

Sulle piazze italiane i prezzi all’origine di ortaggi e verdure – nel primo trimestre dell’anno, rispetto all’analogo periodo del 2017 – sono scesi notevolmente: -10,6% per i finocchi, -30,6%% per l’indivia, addirittura -47,9% per la lattuga; anche i prodotti in serra vedono ridursi drasticamente le quotazioni: -35,7% per le zucchine, -43,8% per i peperoni, -44,9% per le melanzane, -55,2% per i pomodori. Lo pone in evidenza Confagricoltura, sottolineando la necessità di adottare efficaci e tempestive iniziative per contrastare la grave crisi di mercato del comparto orticolo. “Sono molteplici le cause del calo dei prezzi all’origine degli ortaggi – sottolinea Confagricoltura –. C’è un mercato ormai globale, caratterizzato da profondi mutamenti climatici che creano instabilità ed imprevedibilità. I problemi però non sono dovuti solo alla situazione meteo, ma anche  notevole volume di importazioni, consumi non sostenuti e, soprattutto, un disequilibrio nella filiera”.

“Bisogna pure dare forza ai produttori ed evitare che subiscano gli effetti di politiche commerciali penalizzanti per debolezze organizzative – ha concluso il rappresentante di Confagricoltura -. Per questo va favorita l’organizzazione e la concentrazione dell’offerta tramite le OP (organizzazioni di produttori) che, accanto all’intervento pubblico, possono svolgere un ruolo essenziale per riequilibrare il mercato, con azioni interne alla filiera”.

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Produzione biologica: differimento termini comunicazioni PAPP 2018

Come richiesto da Confagricoltura Veneto, con DDR N. 28 DEL 27 marzo 2018 la Regione Veneto ha stabilito che per l’anno 2018, il termine precedentemente previsto per la compilazione informatizzata nel sistema regionale biologico dei Programmi annuali di produzione vegetale, zootecnica, d’acquacoltura, delle preparazioni e delle importazioni da parte degli operatori biologici che hanno costituito il fascicolo aziendale in Veneto, è differito dal 31/03/2018 al 15 Maggio 2018.

Confagricoltura VenetoProduzione biologica: differimento termini comunicazioni PAPP 2018
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Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti

Sono state diffuse dal Ministero della Salute le elaborazioni relative ai risultati dei controlli dei residui di pesticidi in alimenti per l’anno 2016 sull’ortofrutta, sui cereali, su alcuni prodotti trasformati, quali olio e vino, costituenti importanti della dieta italiana e mediterranea, le elaborazioni riguardanti i baby food, quelle relative ad altri prodotti (trasformati di frutta, ortaggi, cereali, le spezie, i semi , etc), i risultati del piano coordinato comunitario, sui prodotti di origine biologica e su alcuni alimenti di origine animale.

I campionamenti sono stati effettuati sia sul territorio nazionale dalle Autorità sanitarie locali e all’importazione dagli uffici periferici del Ministero della salute.

Relativamente ai risultati, si evince che nel corso dell’anno 2016 sono stati analizzati complessivamente 11263 campioni di alimenti per verificare la presenza di residui di prodotti fitosanitari. Di questi soltanto 92 sono risultati superiori ai limiti massimi consentiti dalla normativa vigente, con una percentuale di irregolarità pari all’0,8%.

Ciò vuol dire che il 99,2% dei campioni è risultato regolare all’analisi, cioè conforme ai limiti fissati per legge .Una soddisfazione per gli operatori del settore che lavorano ogni giorno per la salute dei consumatori e la tutela dei territori.

I risultati complessivi nazionali indicano un livello di protezione del consumatore adeguato e le irregolarità (0,8%) sono al di sotto della media europea (1,6%).

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Confagricoltura VenetoControllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti
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Convegno: “Lo sviluppo del Biometano in Veneto alla luce del nuovo Decreto del 2 marzo 2018”

Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 19 marzo scorso, il decreto sul biometano è definitivamente in vigore. Per approfondire i temi questo nuovo decreto fortemente atteso da tutte quelle imprese che hanno investito negli ultimi anni nel biogas, Confagricoltura Veneto, in collaborazione con CIB-Consorzio Italiano Biogas, Università degli Studi di Padova e Centro Studi Economia e Tecnica dell’Energia Levi Cases, ha organizzato il convegno “Lo sviluppo del Biometano in Veneto alla luce del nuovo Decreto del 2 marzo 2018

Il convegno si terrà mercoledì 11 aprile alle ore 09.30 presso l’Aula Magna Pentagono del Campus Agripolis, Viale dell’Università 16, Legnaro (PD).

Invitiamo tutti i soci a partecipare.

Iscriviti al convegno

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A due aziende di Confagricoltura Rovigo e Padova il premio Smau per l’innovazione

Claudio Previatello, di Grignano Polesine, coltiva fragole con la microirrigazione computerizzata. Alessia Barduca, di Borgoricco, produce insalate di quarta gamma con trattori intelligenti, riutilizzo degli scarti e un impianto fotovoltaico che usa solo fonti rinnovabili

Fragole profumate e mature grazie a una gestione computerizzata e a una tecnica di microirrigazione, che consente un eccezionale risparmio d’acqua. Insalate di quarta gamma prodotte con trattori intelligenti, riutilizzo degli scarti e un impianto fotovoltaico che usa solo fonti rinnovabili. È grazie a queste tecniche innovative che Claudio Previatello, 32 anni, titolare dell’azienda agricola Al Capiteo di Grignano Polesine, in provincia di Rovigo, e Alessia e Laura Barduca di Borgoricco, in provincia di Padova, hanno vinto il premio per innovazione di pensiero e processo allo Smau, che si è svolto nei giorni scorsi a Padova, il più importante e qualificato evento nel campo dell’innovazione in Italia. Entrambe le candidature sono state sostenute da Anga Veneto, l’Associazione dei giovani di Confagricoltura, di cui fanno parte.
CLAUDIO PREVIATELLO.
 “Un’azienda innovativa, ma nel solco della tradizione”, hanno sintetizzato gli organizzatori del premio Smau, riferendo all’azienda Al Capiteo di Claudio Previatello. Quattro ettari di terreno nella campagna polesana, serra da 600 metri quadrati di fragole con una produzione di 12 quintali annui, l’azienda agricola da tre anni sfrutta nuove tecniche di microirrigazione che consentono un eccezionale risparmio di acqua.
“Su una superficie di un ettaro ne servono solitamente 300 metri cubi all’ora – spiega Previatello, “mentre con il nuovo sistema ne bastano 60. Inoltre, trattandosi di irrigazione localizzata, le tempistiche si riducono. Tutto il sistema è computerizzato e ci permette non solo di mantenere il giusto ph dell’acqua e la salinità, ma anche di somministrare il concime sciolto nell’acqua attraverso un unico tubo. Sul piano pratico questo si traduce in una nutrizione migliore e controllata delle piante e in un minore utilizzo di concime chimico. Infine, abbiamo scelto di coltivare le fragole non a terra, ma in sacchetti fuori suolo a un’altezza di 1,60 metri. Da noi non vedrete mai i bei fragoloni del supermercato, ma fragole di media pezzatura che però hanno un profumo e un sapore straordinario”.
Previatello, diploma al liceo scientifico, voleva iscriversi a Giurisprudenza e fare l’avvocato. Poi il ricordo della campagna coltivata dai nonni ha preso il sopravvento. “A 18 anni avevo già firmato il primo mutuo con mio padre, per prendere un campo in affitto – racconta -. Abbiamo iniziato con la floricoltura, ma dopo qualche anno abbiamo capito che non c’erano sbocchi. Così abbiamo cominciato a produrre fragole e altra frutta, oltre a ortaggi, che vendiamo direttamente. Da due anni abbiamo avviato un piccolo laboratorio interno per trasformare i prodotti in marmellate, succhi e passate. Tutto come lo faceva mia nonna: le confetture hanno una percentuale del 90% di frutta, senza aggiunta di addensanti e conservanti. Nella lingua, nel cuore e nel naso ricordano le cose che si facevano una volta”.
Prodotti che hanno fatto breccia nel mercato. Una catena commerciale che esporta in Inghilterra prodotti italiani ha chiesto a Previatello di poter commercializzare marmellate e passate: “Stiamo valutando l’offerta – dice -. Intanto preferiamo che la produzione si rivolga a un pubblico di nicchia, vista la sua particolare genuinità”.
ALESSIA E LAURA BARDUCA.
Dall’impianto di compostaggio che riutilizza gli scarti del raccolto al trattore intelligente, passando per l’impianto fotovoltaico che nutre l’azienda produttiva con fonti rinnovabili, l’obiettivo delle sorelle Alessia e Laura Barduca si riassume in tre parole: biologico, sano e sostenibile. L’azienda, specializzata nella produzione di insalate biologiche con lavaggio e confezionamento di quarta gamma, punta, “all’economia circolare, per arrivare a zero sprechi e zero emissioni”. Un obiettivo perseguito con l’utilizzo di tecnologie tutte nel segno della sostenibilità ambientale. C’è un sistema per reimpiegare acqua piovana, un impianto fotovoltaico che permette di usare solo fonti rinnovabili, un sistema che ripara le serre dalla neve a biomassa legnosa con scarti delle potature. Laura, la sorella agronoma di Alessia, ha studiato infine un impianto di compostaggio con cui l’azienda usa gli scarti per concimare. L’impresa è inoltre dotata di un trattore satellitare, guidabile da remoto, che consente di seguire sempre la stessa traiettoria senza danneggiare le piantine.
Le due sorelle hanno il dna del padre Francesco, che ha fondato l’azienda agricola nel 1977 e ha saputo in poco tempo imporsi sul mercato grazie a idee nuove e vincenti. “Mio padre, fondatore dlel’azienda insieme a mia mamma Annamaria, è stato tra i primi a trasformare i prodotti agricoli, prevalentemente insalate, in quarta gamma – racconta Alessia Barduca, che ha 35 anni -. Dai 2 ettari e mezzo del nonno, oggi siamo arrivati a 50 ettari di coltivazioni, con un fatturato annuo di 4 milioni, esportando in tutta Europa. Produciamo anche altri ortaggi e cereali, ma l’insalata di quarta gamma è il core business: seguiamo tutta la filiera, dal campo all’impacchettamento, con packaging ecologico, fino ai banchi del supermercato. Tutto biologico. Perfino i frigoriferi funzionano con i nuovi gas ecologici”.
Alessia, che ha studiato Beni culturali, ha lavorato per dieci anni nel turismo: “Poi ho sentito il richiamo della terra e sono rientrata nell’azienda di famiglia. Anche mio fratello Fabio, che ha solo 18 anni, sta seguendo le nostre orme”.

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Patto a sostegno dello zucchero italiano

Alla luce del fatto che il settore bieticolo saccarifero, dal termine del sistema quote, sta subendo un tracollo del prezzo zucchero causato dalle eccedenze produttive di Francia e Germania (attualmente equivalenti ad un +20%, e già previste e programmate anche per i prossimi piani 2018 e 2019), il Consiglio di Amministrazione di COPROB ha deciso di chiedere lo stato di crisi del settore per formalizzare con Istituzioni, Industria Agroalimentare, GDO, Organizzazioni Professionali e Sindacali un Patto per lo Zucchero Italiano, che consenta la sostenibilità della filiera per i prossimi tre anni.

Confagricoltura invita quindi tutti i soci bieticoltori a sostenere e firmare il documento predisposto, fondamentale per garantire la continuità del settore.

Il Patto per lo Zucchero Italiano potrà essere sottoscritto rivolgendosi agli uffici territoriali di Confagricoltura.

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Convegno “Influenza aviaria – Il punto su danni indiretti e situazione sanitaria”

Confagricoltura Veneto e Confagricoltura Lombardia organizzano il convegno “Influenza aviaria – Il punto su danni indiretti e situazione sanitaria” che si terrà il prossimo martedì 27 marzo alle ore 14.30 presso l’ufficio zona Confagricoltura di Leno -Brescia (Via Cristoforo Colombo, 9).

L’incontro è convocato per fare il punto sulla situazione sanitaria e sull’iter del rimborso dei danni indiretti, mettendo a confronto gli allevatori con il Ministero della Politiche agricole e le autorità veterinarie. Sarà l’occasione per conoscere le anticipazioni sui dati raccolti per la quantificazione dei danni indiretti e sui possibili tempi di erogazione dei rimborsi, condizionati dall’interlocuzione con la Commissione europea. I Servizi Veterinari indicheranno quali eventuali ulteriori provvedimenti saranno messi in campo per il contenimento dell’influenza aviaria, oltre alle misure di biosicurezza già in essere. Tutti gli allevatori e i tecnici sono invitati all’incontro.

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Clarissa GulottaConvegno “Influenza aviaria – Il punto su danni indiretti e situazione sanitaria”
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