Novembre 2021

Sicurezza, seminari formativi gratuiti di Erapra per le imprese agricole

Erapra del Veneto organizza i seguenti SEMINARI GRATUITI della durata di 6 ore, che si terranno a distanza tramite l’applicativo Zoom:

  1. SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: Focus Aziende Agricole: come applicare la normativa in relazione agli obblighi sulla sicurezza dei luoghi di lavoro – Testo Unico 81/08.

Date:

30/11/21 ore 17.30-20.30

2/12/21 ore 17.30-20.30

Docente Marta Volpato

  1. GESTIRE E ORGANIZZARE L’IMPRESA AGRICOLA: FOCUS PRIVACY COME PREPARARE UN’AZIENDA ALLA MESSA IN CONFORMITA’ CON LA NORMATIVA PRIVACY

Date:

14/12/21 ore 17.30-20.30

16/12/21 ore 17.30-20.30

Docente Alberto Bonomi

Possono aderire ai seminari finanziati gli imprenditori agricoli ai sensi dell’art. 2135 del Codice Civile, relativi coadiuvanti, partecipi familiari di cui all’art. 230 bis del Codice Civile e dipendenti agricoli di aziende agricole, detentori di aree forestali e dipendenti. L’azienda agricola deve possedere P.IVA, iscrizione in CCIAA (se necessaria) e avere almeno una UTE nel territorio regionale del Veneto.

Inviare la richiesta di iscrizione ENTRO IL 29 NOVEMBRE PER IL SEMINARIO A) SICUREZZA ed ENTRO IL  9 DICEMBRE PER IL SEMINARIO B) PRIVACY compilando il modello allegato alla seguente mail: erapra@confagricolturaveneto.it

Per informazioni contattare Lucia Prisco: tel. 041-5040460.

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Olivicoltura: decreto a sostegno della transizione ecosostenibile della filiera

È stato sottoscritto dal Ministro delle Politiche Agricole il decreto che definisce i criteri e le modalità di concessione di contributi per il sostegno e lo sviluppo della filiera olivicola-olearia per favorire l’aggregazione nel settore, l’incremento della produzione nazionale di olive, aumentando così la sostenibilità complessiva del settore.

Il provvedimento, destinato ai produttori olivicoli associati ad Organizzazioni di produttori, prevede lo stanziamento di 30 milioni di euro, a valere sul fondo filiere: 10 milioni di euro sono destinati al sostegno di investimenti in nuovi impianti e 20 milioni di euro per ammodernare gli impianti esistenti.

Priorità sarà data agli investimenti nelle aree svantaggiate e di maggiore superficie, nonché per quelle caratterizzate da una grande densità e con conduzione in irriguo.

Le modalità operative per la presentazione delle domande saranno definite con circolare attuativa di AGEA entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale.

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Cavalli, al via collaborazione tra Confagricoltura e Fise

Confagricoltura Veneto e Agriturist Veneto hanno siglato un protocollo di intesa con la Fise – Federazione italiana sport equestre Veneto per lo sviluppo di collaborazioni legate al turismo equestre e alle attività con cavalli e equidi. L’obiettivo è quello di portare avanti idee e progetti volti all’integrazione tra il mondo agricolo allevatoriale e quello degli sport equestri.

“Abbiamo affrontato l’opportunità di una collaborazione in un incontro con i vertici della Fise a Fieracavalli – sottolineano Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Venetoe Roberto Toniatti Giacometti, presidente della Sezione allevamenti equini di Confagricoltura Veneto-. Il cavallo è sempre più importante sia nelle aziende agricole, sia negli agriturismi con le attività di turismo rurale, pet therapy e fattoria didattica, dove potrebbero trovare collocazione i cavalli alla fine della carriera agonistica. Attorno al cavallo, in Italia, lavorano tra le 40.000 e le 50.000persone, con una linea ascendente soprattutto nelle attività legate all’agricoltura, dato che oltre 35.000 aziende agricole allevano equidi, di cui circa 3.000 come attività prevalente. L’equiturismo sta diventando una delle forme di turismo esperienziale più richieste nei prossimi anni. Perciò crediamo che una maggiore collaborazione tra il mondo sportivo e quello agricolo possa giovare sia in termini di allevamento che di attività turistico-ricettiva”.

Aggiunge Leonardo Granata, presidente di Agriturist Veneto: “Il protocollo intende anche ricercare, definire e coordinare gli ambiti applicativi delle disposizioni in vigore e stimolare il potere legislativo. Ad oggi ci sono parecchie discrasie normative e difficoltà attuative delle attività che coinvolgono gli equidi, che vanno assolutamente armonizzate per permetterci di lavorare con serenità e profitto in un settore in grande crescita. Confagricoltura sostiene infatti la proposta di legge sull’ippicoltura dell’onorevole Maria Chiara Gadda, capogruppo di Italia Viva in commissione Agricoltura alla Camera, per uniformare un quadro legislativo assai frammentato”.

Concorda Clara Campese, presidente regionale della Fise, che in Veneto conta 14.000 associati in Veneto su 170.000 in Italia. “Siamo la terza regione italiana per tesserati, con numeri in crescita – spiega –. Abbiamo associati di ogni età e ogni appartenenza, dal dilettante all’agonista di alto livello. Mettere in collegamento il nostro universo prettamente sportivo al mondo dell’agricoltura è fondamentale se vogliamo stare al passo con i Paesi d’Oltralpe, dove il cavallo ha un utilizzo diffuso e non è racchiuso in una nicchia come in Italia. Noi riteniamo che ci possa essere un’interazione concreta tra i due comparti e che la parte agonistica e sportiva, oggetto del nostro statuto, possa avere sbocchi nell’equitazione di campagna, in attività in ambito sociale come le fattorie didattiche, ma anche sul fronte turistico con attività promozionali per il nostro territorio quali possono essere le passeggiate a cavallo nelle ville venete. In un periodo come questo, con la pandemia che ha portato a lunghi periodi di lockdown e a ridurre i contatti,  stare a contatto con la natura, fare passeggiate a cavallo o farlo pascolare, oppure emozionarsi nel vedere nascere un puledro, può essere molto terapeutico sia per i bambini che per gli adulti”.

 

In Veneto i cavalli sono oltre 23.000 sugli oltre 500.000 a livello nazionale e la regione, secondo i dati aggiornati a ottobre dell’Anagrafe Equidi, è la settima in Italia per equidi, con 31.258 esemplari tra cavalli, asini, muli, bardotti e zebre, dopo Lombardia (60.701), Lazio (56.459), Sicilia (49.073), Piemonte (39.992), Emilia Romagna (36.246) e Toscana (31.364). È la provincia di Padova la regina in ambito equestre, con 7.300 equidi di cui 5.834 cavalli e 1.417 asini. Seguono Verona con 6.273 equidi, Vicenza con 5.892, Treviso con 5.876, Belluno con 2.996 e Venezia con 2.921.

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Aiuti covid: per l’agricoltura massimale aumentato a 290.000 euro

La Commissione europea – nell’ambito del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato per l’emergenza Covid – ha approvato una nuova Comunicazione per i ristori dei danni economici causati alle imprese accogliendo la richiesta di aumentare i massimali. I sostegni possono ora arrivare a 290 mila euro per le imprese di produzione primaria (produzioni agricole) e a 2.3 milioni di euro per quelle che si occupano di trasformazione e commercializzazione. Inoltre la durata dell’aiuto è stata spostata dal 31 dicembre 2021 al 30 giugno 2022.

Ricordiamo che il quadro temporaneo per gli aiuti di Stato era stato introdotto per la prima volta nel marzo del 2020, prevedendo indennizzi fino a 100 mila euro per le imprese agricole ed a 800 mila per le altre aziende quelle di trasformazione e commercializzazione; a seguito di altre modifiche questi massimali erano stati portati a 225 mila euro per le aziende di produzione primaria e 1.8 milioni di euro per le aziende di trasformazione e commercializzazione. Rientrano nel massimale gli sgravi contributivi, gli aiuti alle filiere zootecniche, le agevolazioni creditizie, eccetera.

Sono state aggiunte pure due nuove categorie di aiuti: sostegni alla solvibilità e sostegni agli investimenti per una ripresa sostenibile.

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PAC 2023-2026: il Parlamento Europeo approva la riforma

Con il voto favorevole dell’Assemblea plenaria del Parlamento europeo del 23 novembre è giunto ai passaggi conclusivi il processo di riforma della PAC. Dopo l’intesa raggiunta lo scorso giugno tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione, sono stati approvati tre regolamenti che, dopo un passaggio formale a livello di Consiglio previsto il 2 dicembre, verranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il prossimo 6 dicembre. Subito dopo la Commissione adotterà gli atti delegati, vale a dire la legislazione secondaria di applicazione della riforma.

Agli agricoltori viene chiesto un maggiore impegno per la sostenibilità ambientale, ma con risorse finanziarie in diminuzione. Per l’agricoltura italiana, fino al 2026, il taglio ammonta al 15% in termini reali rispetto al periodo di programmazione chiuso lo scorso anno. Inoltre è mancata una sostanziale ed effettiva semplificazione delle regole a vantaggio degli agricoltori e delle amministrazioni pubbliche.

L’attenzione è ora rivolta alla messa a punto dei “programmi strategici nazionali” per l’applicazione della nuova PAC, che gli Stati membri devono inviare alla Commissione europea entro dicembre. Confagricoltura ha proposto al Ministero e alle Regioni di concentrare le risorse finanziarie sull’agricoltura professionale che produce per il mercato e crea occupazione. Attenzione va inoltre rivolta alla zootecnia e ai settori maggiormente in difficoltà per il forte incremento dei costi delle materie prime.

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Influenza aviaria: l’emergenza si estende alla Provincia di Padova

Si estende l’epidemia di influenza aviaria ad alta patogenicità che, dopo il Veronese, ora interessa anche la provincia di Padova e la Regione Lombardia. Il Centro di referenza per l’influenza aviaria dell’IzsVe ha confermato 64 focolai di Influenza aviaria HPAI H5 in Italia. Una sessantina sono in provincia di Verona, due focolai in altrettanti allevamenti della provincia di Padova, nelle zone di Este e Lozzo Atestino. Di fronte al rapido dilagare dell’epidemia cresce la preoccupazione degli allevatori che, tramite Confagricoltura, hanno chiesto alla Regione di istituire una cabina di regia per un confronto continuo sui gravi problemi che stanno emergendo.

La Regione Veneto, nel frattempo, ha emanato un’apposita Ordinanza che istituisce nuove misure di restrizione.

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Legge di Bilancio: oltre 2 miliardi di euro per agricoltura, pesca e agroalimentare

Nella prossima Legge di Bilancio, approvata dal Consiglio dei Ministri e ora al vaglio del Parlamento, è previsto un budget di oltre due miliardi di euro per l’agricoltura, che comprende anche alcune agevolazioni fiscali e contributive, che sono state fortemente sollecitate da Confagricoltura.

Verrà prorogata l’esenzione Irpef dei redditi dominicali e agrari per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Viene prolungata la validità della percentuale di compensazione agevolata per le cessioni di bovini e suini vivi da parte di allevatori che applicano il regime speciale Iva. È prorogato il credito di imposta per investimenti in beni strumentali, anche se in misura inferiore rispetto a quanto attualmente in vigore. Con riferimento al bonus verde (gli interventi di sistemazione dei giardini) è prevista una proroga triennale, fino al 2024.

In materia contributiva, per favorire il ricambio generazionale, è prevista la proroga dell’esonero contributivo per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali con età inferiore ai 40 anni per le nuove iscrizioni alla previdenza agricola effettuate tra il 1° gennaio 2020 e il 31 dicembre 2022, per un periodo massimo di 24 mesi.

Altri interventi riguardano la costituzione di un fondo mutualistico nazionale, gestito da Ismea tramite apposita società di capitali, per contrastare gli effetti di eventi dannosi quali siccità, alluvioni, gelate e brinate, che dovrebbe consentire alle imprese agricole che ne fossero colpite la ripresa tempestiva delle attività.

Altre disposizioni sono finalizzate a favorire i giovani e l’imprenditoria femminile in agricoltura: ad esempio, nel caso di società, sarà agevolato l’accesso al credito per quelle composte per almeno la metà delle quote di partecipazione da giovani o da donne

AmministrazioneLegge di Bilancio: oltre 2 miliardi di euro per agricoltura, pesca e agroalimentare
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Dichiarazione di vendemmia: si avvicina la scadenza

Sono disponibili i moduli informatici per la presentazione delle dichiarazioni raccolta uve 2021/2022 (dichiarazione preventiva, integrazione dichiarazione preventiva, dichiarazione di produzione, rettifica dichiarazione di produzione).

I termini per la presentazione delle dichiarazioni sono i seguenti:

  • 30 novembre per le dichiarazioni di vendemmia e rivendicazione delle produzioni DO/IG;
  • 15 dicembre per le dichiarazioni di produzione vinicola.

Sono tenuti a presentare la dichiarazione di vendemmia:

  • i produttori di uva da vino che effettuano la raccolta e, successivamente, la cessione totale dell’uva prodotta;
  • i produttori di uva da vino che effettuano la raccolta e la vinificazione con utilizzo esclusivo di uve proprie;
  • i produttori di uva da vino che effettuano la raccolta, la cessione parziale e la vinificazione con utilizzo esclusivo di uve proprie;
  • i produttori di uva da vino che effettuano la raccolta delle uve e la vinificazione con aggiunta di uve e/o mosti acquistati;
  • i produttori di uva da vino che effettuano la raccolta, la cessione parziale e la vinificazione con aggiunta di uve e/o mosti acquistati;
  • i soggetti che effettuano l’intermediazione delle uve;
  • le associazioni e le cantine cooperative (relativamente alle uve raccolte dai soci o per eventuali vigneti condotti direttamente dalla stessa cantina).

La dichiarazione deve essere presentata anche se la produzione di uva nella campagna interessata è stata pari a zero, anche in presenza di vigneti non produttivi in quanto di recente impianto.

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Vino, proroga dichiarazione di Vendemmia e Ocm Investimenti al 30 novembre

Il Mipaaf ha pubblicato due decreti per la proroga della scadenza della presentazione delle dichiarazioni di vendemmia e della domanda di aiuto per accedere alla misura degli investimenti.

Entrambi i provvedimenti spostano, limitatamente alla campagna 2021/2022, la data ultima di presentazione dal 15 novembre al 30 novembre prossimo.

AmministrazioneVino, proroga dichiarazione di Vendemmia e Ocm Investimenti al 30 novembre
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Codice della strada: nuove norme per le macchine agricole

Il Codice della Strada italiano introduce novità importanti per quanto riguarda la circolazione delle macchine agricole, e si allinea con le norme dei principali Paesi europei.

Il Governo ha infatti recepito, con legge pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 267 del 9 novembre 2021, le due istanze presentate dalla federazione nazionale dei costruttori FederUnacoma in merito ad aspetti che hanno notevole rilievo sul piano della operatività.

La prima modifica è volta a consentire l’immatricolazione di trattrici e di altre tipologie di macchine agricole a coloro che svolgono l’attività agricola a livello solo amatoriale (hobby farmer), e che in forza della nuova norma potranno targare le proprie macchine e circolare su strada nei normali trasferimenti dal campo alla rimessa. La norma, contenuta nel comma 2 dell’articolo 110, prevede che le macchine agricole e i rimorchi immatricolati dall’hobby farmer non possano superare il peso di 6 tonnellate; e prevede anche la possibilità che l’immatricolazione avvenga a nome del commerciante di macchine, configurando l’opportunità – prima non contemplata – di avere sul mercato macchine agricole a “chilometri zero”.

La seconda modifica riguarda la lunghezza dei convogli agricoli, intendendo come tali l’insieme della macchina traente e del rimorchio o macchina operatrice trainata. La vecchia norma prevedeva una lunghezza massima del convoglio pari a 16,50 metri, mentre la nuova consente una lunghezza maggiore, pari a 18,75 metri. Il nuovo dispositivo del Codice della Strada – introdotto al comma 1 dell’articolo 105 – prevede inoltre che i convogli più lunghi di 18,75 metri possano comunque circolare come “trasporti eccezionali”, quindi sottoposti alle regole specifiche già contenute al comma 8 dell’articolo 104.

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