Agosto 2019

Apicoltura: finanziamenti per migliorare alveari e qualità del miele

Sono aperti i termini dei bandi del programma regionale di aiuti per gli apicoltori. La Giunta regionale del Veneto ha dato il via al piano per la campagna 2919-2020 che mette a disposizione degli apicoltori tramite le associazioni apistiche, 365 mila euro per contribuire alle iniziative di formazione, aggiornamento e miglioramento produttivo concordate nell’ambito della Consulta regionale per l’apicoltura.

Il piano regionale andrà, quindi, a finanziare:

a) assistenza tecnica agli apicoltori e alle organizzazioni di apicoltori;
b) lotta contro gli aggressori e le malattie dell’alveare, in particolare la varroatosi;
c) misure di sostegno ai laboratori di analisi dei prodotti dell’apicoltura al fine di aiutare gli apicoltori a commercializzare e valorizzare i loro prodotti;
d) misure di sostegno del ripopolamento del patrimonio apicolo dell’Unione;
e) iniziative di collaborazione con gli organismi specializzati nella realizzazione dei programmi di ricerca applicata nei settori dell’apicoltura e dei prodotti dell’apicoltura;
f) miglioramento della qualità dei prodotti per una loro maggiore valorizzazione sul mercato.
A gestire le domande di contributo e l’erogazione dei fondi è Avepa, l’organismo per i pagamenti in agricoltura. Il bando va a finanziare spese effettuate entro il 31 luglio 2020.

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Amazzonia: ipotesi di blocco di import carni dal brasile

L’Unione Europea sta valutando la possibilità di sospendere in tempi brevi le importazioni di carni bovine dal Brasile, per indurre le autorità brasiliane ad un’efficace azione di contrasto degli incendi in Amazzonia.

Secondo i dati dell’Istituto brasiliano per la ricerca spaziale (Inpe), il numero degli incendi è salito dell’80% tra gennaio e luglio di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2018, con un aumento del 50% della deforestazione.

L’ipotesi del blocco è già stata discussa in via informale a livello di ministri degli esteri della UE e sarà approfondita in occasione di una riunione dei ministri economici in programma il 13 settembre.

“L’Italia dovrebbe sostenere la sospensione delle importazioni che è allo studio” – dichiara il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – Per la difesa dell’ambiente a livello globale, il blocco sarebbe un deterrente tempestivo ed efficace – aggiunge – nei confronti della mancata ratifica dell’accordo politico raggiunto a fine giugno tra UE e i paesi dell’area Mercosur, di cui il Brasile fa parte insieme a Argentina, Paraguay e Uruguay. Accordo che, nella migliore delle ipotesi, non potrà essere operativo prima di un anno”.

Nel 2018 le esportazioni di carni bovine brasiliane sul mercato UE sono ammontate a 120mila tonnellate. L’accordo politico UE-Mercosur prevede un nuovo contingente di importazioni UE pari a 99mila tonnellate nell’arco di cinque anni a partire dalla data di entrata in vigore dell’intesa. Si tratta di una concessione tale da poter indurre il Brasile ad aumentare ulteriormente la produzione di carni bovine che, secondo i dati della Commissione europea, è attualmente di circa 11 milioni di tonnellate l’anno.

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Maltempo: Regione chiede 27,5 mln di euro per danni da avversità atmosferiche di maggio

Il maltempo di maggio ha causato oltre 27 milioni di euro di danni a canali, scoli, opere di irrigazione e di bonifica del territori o veneto. Questa la proposta di declaratoria che la Giunta veneta, su proposta dell’assessore regionale all’agricoltura e alla bonifica Giuseppe Pan, ha inviato al ministero delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo, a seguito delle eccezionali avversità atmosferiche che si sono verificate tra il 4 e 5 maggio, il 19 e il 28 maggio scorsi nel territorio regionale. Tre mesi fa ad essere danneggiati in maniera significativa dei violenti temporali, dal vento forte e dalle abbondanti piogge sono stati in particolare la sponda gardesana orientale, il Veneto orientale. “All’indomani degli eventi calamitosi di maggio, che hanno colpito in modo reiterato il territorio delle province di Verona, e in particolare la sponda orientale del Garda, Vicenza, Padova, Treviso, Rovigo e il Veneto Orientale dichiara Pan il presidente Zaia ha subito dichiarato lo ‘stato di crisi’ dando così avvio all’iter per avere accesso alle provvidenze del Fondo di solidarietà nazionale. Il sistema regionale di protezione civile e i consorzi di bonifica hanno provveduto a verificare e a quantificare i danni subiti dalle opere pubbliche della bonifica a causa di esondazioni, allagamenti e compromissione delle attività produttive. Il computo totale presentato dai Consorzi di bonifica ammonta a 27,5 milioni di euro. Mi auguro che ora siano assegnate al Veneto le provvidenze previste dalla legislazione nazionale per le spese di emergenza e di ripristino a seguito della dichiarazione di stato di emergenza”.

I comuni interessati dal provvedimento sono:

PROVINCIA DI PADOVA
Agna, Bagnoli di Sopra, Barbona, Baone, Carceri, Cittadella, Correzzola, Masi, Megliadino San Vitale, Merlara, Monselice, Piacenza d’Adige, Piombino Dese, Pozzonovo, Sant’Urbano, Santa Margherita d’Adige, Terrassa Padovana, Vighizzolo d’Este, Vigonza, Villa Estense, Villanova di Camposampiero, Trebaseleghe, Vescovana.

PROVINCIA DI ROVIGO

Adria, Ariano Polesine, Arquà Polesine, Badia Polesine, Bagnolo Po, Canaro, Corbola, Costa di Rovigo, Ficarolo, Frassinelle Polesine, Fratta Polesine, Gaiba, Lendinara, Lusia, Papozze, Piancara, Polesella, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina, Rovigo, Taglio di Po, Trecenta, Villanova del Ghebbo.

CITTÀ METROPOLITANA DI VENEZIA

Annone Veneto, Cessalto, Cinto Caomaggiore, Chioggia, Concordia Sagittaria, Fossalta di Portogruaro, Jesolo, Mira, Mirano, Noale, Portogruaro, San Stino di Livenza, Santa Maria di Sala, Scorzè.

PROVINCIA DI VERONA

Albaredo d’Adige, Angiari, Arcole, Bardolino, Belfiore, Bevilacqua, Bovolone, Caldiero, Castelnuovo del Garda, Cerea, Cologna Veneta,Colognola ai Colli, Concamarise, Erbè, Fumane, Gazzo Veronese, Isola della Scala, Lazise, Legnago, Mozzecane, Nogara, Nogarole Rocca, Pressana, Roverchiara, San Bonifacio, Sanguinetto, San Martino Buon Albergo, San Pietro in Cariano, San Pietro di Morubio, Soave, Sorgà, Valeggio sul Mincio, Veronella, Villa Bartolomea, Zimella.

PROVINCIA DI VICENZA

Barbarano Mossano, Breganze, Grumolo delle Abbadesse, Lonigo, Mason Vicentino, Montegaldella, Noventa Vicentina, Orgiano, Pojana Maggiore, Quinto Vicentino, Sossano,Val Liona.

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Manifestazione Confagricoltura Veneto“Cimice asiatica: Il grido di allarme dei frutticoltori veneti”

Manifestazione pubblica di
Confagricoltura Veneto a Badia Polesine (RO) Martedì 17 settembre 2019

I frutticoltori, insieme a tu tti gli agricoltori di Confagricoltura Veneto, molto preoccupati per il futuro delle loro aziende, martedì 17 settembre 2019 si troveranno a Badia Polesine per manifestare il loro sconforto e la loro costernazione per danni alle coltivazioni causati dalla cimice asiatica e per chiedere interventi urgenti a sostegno del settore e dell’attività di ricerca.

Con questo intervento pubblico si intende infatti sensibilizzare la pubblica opinione e le istituzioni competenti sulla gravità della situazione e sul rischio di abbandono delle coltivazioni e di chiusura delle aziende.

Tutti gli agricoltori sono invitati a partecipare

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Agea: Andrea Comacchio nuovo direttore

Il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio ha firmato pochi giorni fa la nomina di Andrea Comacchio quale direttore dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea) per un periodo di tre anni, a partire dal 14 settembre 2019. «Gli agricoltori italiani hanno bisogno di risposte concrete e tempi certi. Fin dal mio insediamento come ministro mi sono impegnato per onorare il loro lavoro e la loro professionalità. Con la nomina di oggi andiamo avanti in questa direzione, consapevoli che soltanto una squadra che lavora bene può rilanciare uno dei comparti trainanti del nostro made in Italy”, ha commentato il ministro Centinaio.
Il dott. Andrea Comacchio è persona conosciuta e stimata nel Veneto. Egli è stato per molti anni dirigente di primo piano del settore primario presso la nostra Regione e per alcuni anni aveva anche rivestito il ruolo di dirigente dell’Area tecnica di Avepa. Da settembre 2018 era stato chiamato presso il Ministero delle politiche agricole a dirigere il Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca. Ora con la nomina di direttore di Agea il dott. Comacchio assume un ruolo molto importante in questa fase di ristrutturazione e rilancio dell’Ente pagatore nazionale. Naturalmente Confagricoltura Veneto gli trasmette un convinto augurio di buon lavoro, consapevole della difficoltà del compito che egli si accinge ad affrontare ma anche certa che ha le capacità e l’esperienza per indurre la svolta necessaria all’ente pagatore nazionale.

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Vendemmia Veneto: qualità ecellente, produzione in calo

Marchesini: “Stop a nuovi vigneti, dobbiamo puntare sulla qualità e sulla sostenibilità”

Produzione in calo del 10%, ma qualità ottima. A pochi giorni dall’inizio della vendemmia in Veneto, Confagricoltura traccia un quadro in prospettiva dell’annata che, grazie a una primavera fredda e piovosa e un inizio estate caldo e secco, è foriera di una produzione di vini potenzialmente eccellenti. La vendemmia partirà in ritardo di otto-dieci giorni rispetto al 2018: a fine agosto il via con il pinot grigio, poi in settembre toccherà al chardonnay e quindi glera, merlot, garganega, durella, soave e infine i rossi.

“Eravamo un po’ preoccupati in maggio, perché l’abbondanza di piogge faceva temere per l’esplosione delle malattie della vite -, sottolinea Christian Marchesini, presidente dei viticoltori di Confagricoltura Veneto e Verona, oltre che vicepresidente nazionale del settore -. Poi per fortuna il clima si è stabilizzato, ma rimane l’incognita di quanta uva riusciremo a portare in cantina a causa delle numerose tempeste e grandinate che hanno colpito a macchia di leopardo i vigneti veneti. Prevediamo una riduzione delle rese, rispetto al 2018, che potrebbe arrivare anche al 12%. È un calo che ci fa tornare nella normalità delle rese del Veneto degli ultimi anni”.

Il calo, secondo Marchesini., è un fattore positivo, “in quanto favorisce la qualità e le caratteristiche organolettiche delle uve”. Non solo. Secondo il presidente dei viticoltori il contingentamento dei vigneti non può che fare bene: “Dieci anni fa la viticoltura veneta contava 70.000 ettari: quest’anno sarà nell’ordine dei 100.000. Una crescita importante, di oltre il 40% Gli imprenditori si sono impegnati e sono stati bravi, ma adesso diciamo che occorre stare accorti nel fare nuovi vigneti. Negli ultimi anni quasi tutte le doc, tramite i consorzi, hanno bloccato gli impianti: ha iniziato il consorzio di tutela del Valpolicella, seguito dal Prosecco e quindi dal Conegliano-Valdobbiadene e ora dal Pinot grigio delle Venezie. Sproniamo quindi i produttori a riflettere prima di impiantare vigneti non tutelati dalla denominazione d’origine, perché non sarebbe vantaggioso. Il percorso da seguire oggi non è più quello quantitativo, ma quello qualitativo. Dobbiamo valorizzare la viticoltura sostenibile e quella biologica, che sono il futuro. Verona, secondo i dati 2018 di Veneto Agricoltura, sta facendo da apripista con 1.013 ettari di superficie biologica e 1.359 in conversione, seguita da Treviso, che ha 796 ettari bio e 779 in conversione, quindi da Venezia con 599 bio e 204 in conversione”.

 

 

 

Edoardo ComiottoVendemmia Veneto: qualità ecellente, produzione in calo
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