Marzo 2024

PSA: aree di restrizione nelle province di Milano e di Parma

Con  la nota ministeriale DGSAF 10982 del 25 marzo 2024 il Ministero della Salute informa della pubblicazione del Regolamento di esecuzione (UE) 2024/968 che rivede le zone in restrizione relative all’epidemia di Peste Suina Africana.

Il Ministero annuncia quindi le modifiche apportate dal Regolamento a seguito del ritrovamento di nuovi casi di cinghiali infetti che hanno reso necessario l’allargamento delle zone soggette a restrizione in Provincia di Milano, per ulteriori casi di PSA nei cinghiali all’interno del Parco del Ticino, e in Provincia di Parma a seguito dell’avanzare della malattia verso est, con l’interessamento del Comune di Borgo Val di Taro.

Appare chiaro che si continua ad assistere ad una espansione dell’epidemia presente nel Nord-ovest decisamente preoccupante e che sta sempre più interessando province vocate alla produzione suinicola ed alla produzione di prodotti di eccellenza del made in Italy.

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La rivalutazione fiscale del costo dei terreni

La Legge Finanziaria 2024 ha riproposto la possibilità di rivalutare il valore di acquisizione dei terreni agricoli ed edificabili posseduti alla data del 1° gennaio 2024. Come gli anni precedenti, i soggetti che possono usufruire di questa possibilità sono le persone fisiche (anche nudo proprietario / usufruttuario) e le società semplici.

La rivalutazione si effettua con la redazione di una perizia asseverata di stima del terreno e il versamento dell’imposta sostitutiva, calcolata sul valore evidenziato in perizia. In questo modo, il valore dell’immobile rivalutato verrà considerato per il calcolo dell’eventuale plusvalenza da assoggettare a tassazione in caso di vendita. Si ricorda che in caso di vendita di terreno edificabile, va tassata la differenza tra corrispettivo percepito e prezzo di acquisto o valore esposto nella dichiarazione di successione / atto di donazione. Per i terreni agricoli, invece, questa differenza è tassata solo qualora la vendita abbia luogo entro 5 anni dall’acquisizione del terreno stesso.

L’imposta sostitutiva è pari al 16% e va quindi verificato se vi è convenienza ad avvalersi di questa possibilità, tenendo conto dell’aliquota Irpef alla quale sarebbe tassata la plusvalenza. L’imposta sostitutiva deve essere versata entro il 30 giugno 2024, in unica soluzione o in tre rate annuali maggiorate degli interessi calcolati al tasso del 3% annuo, con il codice tributo 8056. In caso di omesso versamento delle rate successive alla prima, l’Ufficio delle Entrate procede all’iscrizione a ruolo delle stesse.

Qualora il terreno, identificato da una particella catastale, sia in parte edificabile e in parte agricolo, è possibile rivalutare solo la parte edificabile, senza dover procedere al frazionamento.

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La filiera della birra: progetto FilBir 2023

La filiera della birra: il Progetto FilBir 2023” è il titolo dell’evento formativo/informativo in programma giovedì 11 aprile dalle ore 16 alle ore 18 all’Agri Birrificio B2O di Brussa (Venezia).

L’incontro è realizzato all’interno del Progetto FilBir 2023, finanziato dalla Regione del Veneto e svolto in collaborazione con il Dipartimento DAFNAE – Università di Padova, e propone uno sguardo attento alla filiera della birra agricola in Veneto e ad un caso di successo del territorio.

Per eventuali chiarimenti è possibile fare riferimento a rachele.rosin@regione.veneto.it  tel. 0412795714.

Per iscriversi è possibile compilare il form (link).

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Pac, cancellato l’obbligo del 4% di incolto

Il Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura della Ue, riunitosi il 26 marzo, ha accolto le proposte di semplificazione della Pac avanzate dalla Commissione lo scorso 15 marzo per la modifica dei regolamenti (UE) 2021/2115 e (UE) 2021/2116.

Il compromesso raggiunto, sottolinea il Consiglio, «raggiunge un attento equilibrio tra la necessità di mantenere l’elevato livello di ambizione in materia di ambiente e clima nell’attuale Pac e la garanzia che le preoccupazioni degli agricoltori siano prese in considerazione». A nostro avviso si tratta di modiche apprezzabili ma non sufficienti. La Pac va profondamente rivista.

Riportiamo quindi le norme più rilevanti, che dovrebbero entrare in vigore retroattivamente (quindi già per la campagna 2024):

BCAA6 – copertura del suolo nei periodi sensibili – L’attuazione della norma sarà per lo più affidata agli Stati membri.

BCAA7 – rotazione delle colture–La rotazione viene mantenuta, ma gli Stati membri possono aggiungere la possibilità di soddisfare tale requisito mediante la diversificazione delle colture (2 o 3 coltivazioni come nel vecchio greening).

BCAA8 – aree ed elementi non produttivi – Viene eliminato l’obbligo di destinare il 4% dei seminativi a superfici non produttive. Viene conservato l’obbligo di mantenere gli elementi caratteristici del paesaggio presenti. Sarà possibile istituire un nuovo regime ecologico (Eco schema) per sostenere la volontaria messa a riposo di una parte dei seminativi o la creazione di nuovi elementi caratteristici del paesaggio.

Controlli condizionalità –Verranno esentati dai controlli della condizionalità i piccoli agricoltori con meno 10 ettari di superfici agricola. Una misura che riguarda il 65% dei beneficiari della Pac, ma rappresenta solo il 10% circa dei terreni agricoli, e ridurrà di conseguenza significativamente gli oneri amministrativi relativi ai controlli sia per gli agricoltori che per le amministrazioni nazionali, pur mantenendo – almeno formalmente – gli obiettivi ambientali.

La proposta prevedere inoltre esenzioni dalle norme 5, 6, 7 e 9 delle buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA)a causa di situazioni agronomiche particolari per determinate colture in tipi di suolo e condizioni pedoclimatiche specifici o a causa di danni ai prati permanenti, dovuti ad esempio a predatori o specie invasive. Oppure deroghe temporanee e mirate a determinati requisiti di condizionalità motivate da condizioni meteorologiche.

Il Parlamento dovrebbe approvare le proposte di revisione della Pac nella sessione plenaria del 22-25 aprile 2024, seguendo la procedura d’urgenza,per arrivare all’approvazione definitiva delle modifiche entro l’imminente scadenza della legislatura europea. Dopo le elezioni, si penserà al nuovo indirizzo da dare alla Pac come richiesto da Confagricoltura e da molti agricoltori europei.

 

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Sviluppo rurale veneto, aperti molti bandi

L’attuazione della Politica di Sviluppo Rurale in Veneto continua, sia sul fronte della nuova programmazione 2023-2027, che del programma 2014-2022 che si avvicina alla sua chiusura.

Dopo i bandi aperti lo scorso fine dicembre relativi agli investimenti nelle aziende agricole e forestali, i cui termini scadranno tra aprile e maggio, la Giunta regionale ne ha approvati di nuovi per mettere in campo ulteriori sostegni, seguendo e aggiornando le tempistiche di uscita previste già ad inizio programmazione, per dare risposta ai molteplici fabbisogni del settore.

Per quanto riguarda il CSR Veneto 2023-2027 va segnalata l’apertura del bando per la conversione all’agricoltura biologica delle aziende agricole, con uno stanziamento di 2 milioni di euro.

In marzo sono stati aperti anche i termini per la presentazione delle domande di conferma degli impegni pluriennali di natura agro climatico ambientale, finanziati con le misure della nuova programmazione e pure quelli che chiudono la precedente programmazione.

Un altro bando del CSR 2023-2027 è in corso di approvazione e sarà pubblicato nelle prossime settimane: si tratta dell’intervento SRD06 che sostiene gli investimenti negli allevamenti suinicoli per prevenire gli effetti del virus della peste suina, per un importo complessivo di 5 milioni di euro.

Per quanto riguarda le misure del PSR Veneto 2014-2022, vanno segnalati due distinti bandi: uno approvato per finanziare nel 2024 le indennità compensative a favore delle aziende agricole che operano in zona montana, con uno stanziamento di 20 milioni di euro; l’altro per finanziare sistemi di protezione per prevenire i danni alle produzioni da parte dei grandi carnivori, che conta su un sostegno di 500mila euro.

Per tutti i dettagli dei bandi è possibile rivolgersi agli uffici di Confagricoltura.

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Raee fotovoltaici conto energia: aggiornamento Gse

In relazione alle novità sui RAEE fotovoltaici, introdotte dalla Legge 2 febbraio 2024, n. 11, di conversione del decreto Energia (si veda circolare confederale N. 17041dell’11 marzo 2024), il GSE ha reso noto che gli impianti fotovoltaici professionali (impianti di potenza oltre i 10 KW) incentivati ai sensi del Conto Energia, entrati in esercizio dal 2006 al 2012 e già interessati dalla trattenuta delle quote a garanzia della gestione dei RAEE fotovoltaici prevista dal D.lgs. 49/2014, che le trattenute  relative ai pagamenti dei mesi di marzo e aprile, saranno calcolate applicando ancora il valore di 10€/modulo (secondo le modalità indicate nel documento GSE Istruzioni operative per la gestione e lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici incentivati“). Per i mesi successivi il valore della quota della trattenuta dal GSE sarà di 20€/modulo così come previsto dalla L. 11/2024; il GSE procederà pertanto alla pubblicazione di una nuova versione delle Istruzioni Operative.

I soggetti responsabili degli impianti fotovoltaici incentivati in Conto Energia possono decidere, in alternativa al processo di trattenimento delle quote da parte del GSE, di prestare la garanzia finanziaria, per le operazioni di raccolta, trasporto, trattamento adeguato, recupero e smaltimento dei propri impianti,mediante la partecipazione, ai sensi del D.lgs. 118/2020, ad un Sistema Collettivo iscritto al Registro nazionale dei soggetti obbligati al finanziamento dei sistemi di gestione dei RAEE e consultabile al link https://www.registroaee.it/RicercaSCF.

In caso di adesione al sistema collettivo il valore della garanzia che dovrà essere versata dal Soggetto responsabile è di 10€/modulo; la metà quindi del valore che sarà trattenuto dal GSEa partire dai pagamenti di maggio.

L’adesione da parte del soggetto responsabile ad uno dei Sistemi Collettivi qualificati va effettuata utilizzando l’apposita funzionalità “RAEE – Modello di adesione a un Sistema Collettivo”, disponibile nell’Area Clienti GSEIn tal caso, il GSE provvederà a interrompere (o non avviare) il processo di trattenimento delle quote a garanzia e a restituire gli importi precedentemente trattenuti.

A partire dal 2 aprile 2024 il GSE renderà disponibile sul proprio sito, nella sezione “Fotovoltaico/Conto Energia“, un cruscotto dedicato al monitoraggio degli impianti e dei moduli fotovoltaici che hanno aderito ai Sistemi Collettivi ed i principali risultati del processo di trattenimento delle quote a garanzia attuato dal GSE.

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PNRR: ammodernamento macchine agricole

Il 26 marzo  il Ministero dell’Agricoltura (Masaf) ha adottato un nuovo decreto (n. 144081) che modifica il D.M. n. 413219 dell’8 agosto 2023 relativo ai bandi regionali per la gestione di 400 milioni di euro destinati alla sottomisura del PNRR “ammodernamento delle macchine agricole”.

Il nuovo DM posticipa al 31 maggio il termine per la presentazione delle domande di finanziamento. Inoltre vengono semplificate alcune procedure ed elevato il limite di spesa dell’investimento pur rimanendo ferma la spesa ammessa (35 mila euro per gli investimenti in attrezzature di cui ai punti A e C e 70 mila auro per i trattori fuoristrada elettrici e a biometano).

Inoltre potrà essere richiesta un’anticipazione finanziaria pari fino al 30% del contributo concesso.

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Via libera ai dazi Ue sull’import di cereali dalla Russia

La Commissione UE ha presentato al Consiglio la proposta di introdurre dazi straordinari su cereali, semi oleosi e prodotti derivati da Russia e Bielorussia.

A riguardo, il commissario europeo all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski, ha dichiarato: “La Federazione Russa utilizza i prodotti agricoli come un’arma. Le vendite di grano russo all’estero ammontano ormai a 50 milioni di tonnellate, che corrispondono al 25% delle esportazioni su scala globale. Alla luce di queste cifre, le decisioni assunte a Mosca possono avere un effetto fortemente destabilizzante. Quindi, dobbiamo tutelarci”.

L’andamento e le prospettive del mercato mondiale delle commodities agricole risentono anche della competizione geopolitica ed economica tra Stati Uniti e Cina. All’inizio del 2020 fu sottoscritto un accordo bilaterale con cui la Cina assunse l’impegno di aumentare le importazioni di prodotti agricoli Usa per un ammontare di 200 miliardi di dollari in due anni. L’export di mais USA sul mercato cinese salì fino a 17 milioni di tonnellate. L’intesa non è stata rinnovata e attualmente, sulla base degli ultimi dati diffusi dal dipartimento di Stato all’Agricoltura (USDA), le vendite si sono ridotte a 1,7 milioni di tonnellate.

Le autorità di Pechino hanno deciso di dirottare gli acquisti verso il Brasile che fa parte dei BRICS, il gruppo delle economie emergenti a cui aderiscono, tra gli altri, Federazione Russa, India e Sud Africa, oltre alla stessa Cina. In dettaglio, più del 30% delle esportazioni di mais del Brasile sono state destinate lo scorso anno al mercato cinese. Una situazione sostanzialmente analoga si è registrata per gli acquisti di soia. La perdita del mercato cinese è stata compensata con un forte aumento – oltre il 30% – delle esportazioni USA verso l’Unione europea.

A seguito dell’aggressione russa all’Ucraina e delle tensioni in Medio Oriente, l’ordine globale si è deteriorato. L’andamento del commercio internazionale è influenzato in misura crescente dagli interessi geopolitici piuttosto che dalle convenienze economiche.

Il 26 marzo il Consiglio Agricoltura della UE ha approvato le proposte di riforma della PAC presentate dalla Commissione per dare una concreta risposta alle proteste degli agricoltori. Il progetto legislativo dell’Esecutivo prevede modifiche positive nell’ottica della semplificazione burocratica, ma resta sullo sfondo l’assoluta inadeguatezza della PAC rispetto alle condizioni di instabilità sullo scenario internazionale.

Restano aperte le questioni legate alla stabilità dei mercati, all’aumento del bilancio agricolo, alla tutela del potenziale produttivo e del reddito degli agricoltori. E ancora: la diffusione delle innovazioni tecnologiche per una maggiore sostenibilità ambientale e la gestione del rischio in funzione del cambiamento climatico.

Serve, insomma, ed è urgente, la messa a punto di una nuova strategia per l’agricoltura e per il sistema agroalimentare. E’ questa la priorità da affrontare subito dopo le elezioni al Parlamento europeo e l’insediamento della nuova Commissione.

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Pienone negli agriturismi per il pranzo di Pasqua e Pasquetta

Nonostante il tempo incerto, negli agriturismi veneti stanno fioccando le prenotazioni per il ponte pasquale. Il pienone si registra soprattutto nelle strutture dotate di ristorazione, con il tutto esaurito per i pranzi di Pasqua e Pasquetta. Vanno più a rilento le registrazioni per i pernottamenti, che al momento segnano un 60% di prenotazioni, ma c’è ottimismo per il mese di aprile, che, con il ponte lungo tra il 25 aprile e il 1° maggio, rappresenta il banco di prova in vista della stagione estiva.

“Nelle città le richieste arrivano soprattutto dagli italiani, mentre nelle zone dell’entroterra e sul lago di Garda c’è, come sempre, una grande domanda che arriva dalla Germania e dai Paesi del Nord Europa – sottolinea Giulia Lovati Cottini, presidente di Agriturist Veneto, l’associazione degli agriturismi di Confagricoltura -. Tante le famiglie, che chiedono soprattutto la possibilità di pranzare in un ambiente agreste, con i piatti della tradizione e dove i bambini possano giocare liberamente e in sicurezza. Infatti, chi ha ristorazione va verso il tutto esaurito per i pranzi di Pasqua e Pasquetta, mentre chi ha solo pernottamento non registra il pienone. Si avverte che la gente ha voglia di andare in vacanza, anche se non c’è molta disponibilità economica. C’è sicuramente una ripresa, che ci dà ottimismo anche in vista dell’estate, anche se si vive ancora un po’ sul last minute e sul turismo mordi e fuggi. In generale la gente, rispetto al passato, accorcia i tempi del soggiorno. Comunque abbiamo parecchie prenotazioni per il weekend lungo: speriamo che il tempo ci assista, perché queste giornate di pioggia non aiutano certo nell’invogliare a partire chi non ha ancora prenotato”.

La campagna, segnala l’osservatorio di Agriturist, si conferma la scelta naturale degli italiani per le feste. Oltre alla ristorazione, interessano le molteplici attività collegate come le lezioni di cucina, i percorsi enogastronomici e le escursioni, che servono a ricaricarsi e a diventare protagonisti della propria vacanza sperimentando esperienze all’aria aperta. In grande crescita l’enoturismo, con oltre un milione e mezzo di appassionati, e il cicloturismo, alternativa sostenibile in forte aumento a dimostrazione di un settore capace di valorizzare le produzioni agricole locali e in grado di modularsi, evolversi e rafforzarsi, diventando protagonista dello sviluppo dei territori e della tenuta dell’occupazione.

Gettonate le mete vicino alle città, frequentate per lo più da famiglie con bambini e coppie con meno di 55 anni. Numeroso il turismo di ritorno degli italiani che vivono all’estero. E si guarda già al ponte lungo dal 25 aprile al 1° maggio e all’estate: per gli stranieri, soprattutto tedeschi, si registrano per le vacanze di Pentecoste molte prenotazioni. L’estate si presenta positiva già con richieste dall’estero principalmente dal Nord Europa e dagli Usa.

In Veneto, secondo i dati 2023 della Regione, gli agriturismi sono 1.641, per un totale di circa 17.800 posti letto, con un’offerta che va dalle camere agli appartamenti e agli agricampeggi. Un settore in costante crescita: l’anno scorso le nuove aziende agrituristiche aperte sono state 34.

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Click day, serve maggiore rapidità per il rilascio dei visti

Si è svolto senza particolari problemi tecnici il click day per la richiesta di lavoratori extracomunitari stagionali per l’anno 2024. Le quote da assegnare sono complessivamente 89.050 per motivi di lavoro subordinato stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero, di cui 41.000 riservate alle Organizzazioni professionali agricole.

Confagricoltura mette in rilievo lo sforzo organizzativo delle proprie strutture territoriali che, oltre a caricare sul portale del Ministero dell’Interno le istanze per conto delle aziende agricole associate, hanno espletato l’iter di controlli preventivi, come richiesto dalle nuove norme di semplificazione, sollevando gli ispettorati territoriali da questo onere.

Anche se le quote sono aumentate, resta il timore, a causa della cronica carenza di manodopera in agricoltura, che ancora una volta il numero delle domande possa superare le quote messe a disposizione. Ma le preoccupazioni maggiori, anche alla luce di quanto è accaduto nel 2023, riguardano i tempi di completamento delle procedure, soprattutto a causa del ritardo nel rilascio dei visti di ingresso agli stranieri provenienti da alcuni Paesi (Nord Africa, India e Pakistan) che ha precluso, in alcuni casi, l’instaurazione del rapporto lavorativo.

Sarebbe inoltre auspicabile, secondo l’Organizzazione che rappresenta i datori di lavoro agricolo, aumentare il numero delle quote da assegnare per motivi di conversione dei permessi di soggiorno stagionali in permessi per lavoro subordinato (fissate in 4.000 unità per l’anno 2024), attraverso un DPCM integrativo che accolga anche le domande già presentate nel click day di dicembre 2023, ma rimaste fuori quota per incapienza. È infatti in continua crescita l’interesse di aziende e lavoratori per questa tipologia di richieste che consente la stabilizzazione della situazione lavorativa e di quella soggettiva dello straniero, alleggerendo al contempo i click day stagionali.

Confagricoltura ricorda che un terzo della manodopera nel settore primario è di nazionalità straniera, con una quota elevata di extracomunitari (circa il 70%). Tra i Paesi di provenienza predomina l’Africa, in particolare Marocco, Tunisia, Senegal, Nigeria e Mali. Rilevante anche la quota di manodopera non comunitaria proveniente dell’Est Europa, in particolare Albania e Macedonia, e dall’Asia, soprattutto India e Pakistan.

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