Maggio 2017

Modello IV informatizzato: dal 2 settembre scatta l’obbligo per tutti gli allevamenti

Il Ministero della Salute ha chiarito che dal prossimo 2 settembre partirà l’obbligo di utilizzo del modello IV informatizzato per tutte le specie zootecniche con anagrafe presente nella Banca Dati Nazionale. Da tale obbligo rimarrà escluso solo il settore cunicolo. Fino a tale data potrà invece essere utilizzato in tutte le Regioni sia il modello cartaceo che l’informatizzato. Ricordiamo che il modello IV, o Dichiarazione di provenienza degli animali, è il documento che certifica per legge i movimenti dei capi allevati e contiene le informazioni riguardanti l’identificazione (parte A), le dichiarazioni per il macello riguardo ai trattamenti farmacologici o con sostanze vietate (parte B), la destinazione (parte C), i dati del trasportatore (parte D), e l’attestazione sanitaria del veterinario che ha visitato il capo prima dello spostamento (parte E). Il modello IV è di colore rosa se il capo è spostato da un allevamento, verde se è spostato da una stalla di sosta, è giallo se è spostato da una fiera o mercato. Fino a ora doveva essere sempre essere compilato in almeno 4 copie (stalla di partenza, Asl di partenza, ditta di arrivo, Asl di arrivo); con l’informatizzazione verrà stampato in una sola copia, ma composta di sei fogli.

Confagricoltura ha chiesto un ulteriore rinvio dei termini per consentire alle aziende di adeguarsi alle nuove disposizioni, viste le notevoli difficoltà nell’utilizzo del modello informatizzato. Inoltre, Confagricoltura ha sempre chiesto al Ministero di non applicare le sanzioni almeno in una prima fase di applicazione. Sarà nostra cura informare gli associati sugli ulteriori chiarimenti che saranno disposti dal Ministero.

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Presentazione della comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA

Si informa che il Ministero dell’Economia e delle finanze ha disposto la proroga dal 31 maggio al prossimo 12 giugno del termine per la trasmissione delle liquidazioni periodiche IVA relative al primo trimestre 2017. Si tratta del nuovo adempimento introdotto a decorrere dal 2017, che consiste nell’inviare trimestralmente all’Agenzia delle Entrate i dati delle liquidazioni periodiche IVA (mensili o trimestrali). Lo specifico modello è da presentarsi:

  • esclusivamente in via telematica, direttamente dal contribuente o tramite un intermediario abilitato;
  • entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre; la comunicazione relativa al secondo trimestre andrà effettuata entro il 16/9 e quella relativa all’ultimo trimestre entro il 28/2 del prossimo anno.

L’Agenzia delle Entrate ha precisato che, nel caso in cui non sia stata registrata alcuna operazione in un determinato trimestre, non sussiste l’obbligo di presentare la comunicazione; tuttavia, l’obbligo sussiste nel caso di riporto di un credito proveniente dal trimestre precedente. Pertanto, solo se dal trimestre precedente non emergono crediti da riportare e in assenza di altri dati da indicare, il contribuente è esonerato dalla presentazione della comunicazione.

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Regolarizzazione fabbricati non accatastati: in arrivo avvisi bonari per i fabbricati non censiti

L’Agenzia delle Entrate avvisa che sta per inviare avvisi bonari ai proprietari di circa 800.000 fabbricati rurali non ancora dichiarati al Catasto Edilizio Urbano. Come noto, infatti, il D.L. n. 201/2011 prevedeva l’obbligo, per i proprietari di fabbricati rurali che risultavano ancora censiti al Catasto terreni, di dichiararli al Catasto fabbricati, entro il termine del 30 novembre 2012. Per regolarizzare la propria posizione, nel caso in cui non si fosse proceduto all’accatastamento entro la predetta data, i proprietari interessati, presentando una dichiarazione di aggiornamento catastale, potranno beneficiare del ravvedimento operoso con un notevole risparmio sulla sanzione, pari ad € 172,00 (1/6 del minimo), anziché di € da 1.032 a €. 8.264. In assenza della dichiarazione, l’Agenzia delle Entrate applicherà le sanzioni previste e provvederà all’accatastamento, con oneri a carico del proprietario. Si ricorda che sono esclusi dall’obbligo di accatastamento i seguenti fabbricati:

  • manufatti con superficie coperta inferiore a 8 metri quadrati;
  • serre adibite alla coltivazione e alla protezione delle piante sul suolo naturale;
  • vasche per l’acquacoltura o di accumulo per l’irrigazione dei terreni; manufatti isolati privi di copertura; tettoie, porcili, pollai, casotti, concimaie, pozzi e simili, di altezza utile inferiore a 1,80 metri e di volumetria inferiore a 150 metri cubi; manufatti precari, privi di fondazione, non stabilmente infissi al suolo;
  • fabbricati in corso di costruzione o di definizione;
  • fabbricati che presentano un accentuato livello di degrado (collabenti).

Devono, invece, essere dichiarate al catasto fabbricati le costruzioni censite al catasto terreni come:

  • fabbricato promiscuo; fabbricato rurale;
  • fabbricato rurale diviso in subalterni;
  • porzione da accertare di fabbricato rurale;
  • porzione di fabbricato rurale;
  • porzione rurale di fabbricato promiscuo

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Kiwi: Regione Veneto finanzia prosecuzione programma sperimentale contro la moria

La Regione Veneto continua a dare battaglia alla morìa del kiwi, la sindrome che ha colpito in particolare le colture veronesi.

Dopo aver investito oltre un milione e mezzo di euro  per valorizzare e ripristinare una coltura nella quale il Veneto è leader con 55 mila tonnellate annue, mille produttori e 3200 ettari coltivati, di cui 2500 nella sola provincia di Verona,  la Giunta  regionale ha approvato la prosecuzione del progetto per  l’individuazione di idonee strategie di contrasto alla “moria del kiwi” del Veronese.

Il progetto, iniziato nel 2015, coinvolge l’Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario (AVISP), come coordinatore delle attività di gestione del “campo prova” , il Consorzio di tutela del kiwi di Verona e Agrea s.r.l.: sul frutteto ‘sperimentale’, su cui sono state applicate pratiche agronomiche classiche a confronto con tecniche innovative, sono stati raccolti i primi dati, che devono essere verificati in maniera più sistematica attraverso, appunto, la prosecuzione della prova che prevede anche la verifica della resistenza dei portinnesti.

Il programma stanzia 50 mila euro per il quadriennio 2017-2020, suddivisi in moduli annuali che saranno finanziati sulla base delle disponibilità degli esercizi finanziari di competenza del bilancio della Regione Veneto.

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Attività ittiche e acquacoltura: in arrivo un secondo bando da 1,5 milioni di fondi Feamp

La Giunta regionale ha dato il definitivo via libera alla riapertura dei termini per contributi Feamp alla pesca e all’acquacoltura sostenibili. Sono messi a bando 1.470.387 euro della programmazione comunitaria di settore 2014-2020, di cui 220.558 euro di fonte regionale e 514.635 di fonte statale, a sostegno di 13 misure che puntano all’innovazione, efficienza energetica, occupazione e sviluppo delle attività ittiche. Queste risorse vanno ad aggiungersi a quelle attivate con la precedente delibera n. 213 del 28 febbraio 2017 per euro 7.219.427.
Le domande di contributo dovranno essere presentate alla Direzione regionale agroambiente, caccia e pesca, che ne curerà l’istruttoria, entro 45 giorni dalla pubblicazione dei bandi sul Bollettino ufficiale della Regione. Scarica la modulistica .

Potranno concorrere all’assegnazione dei contributi gli interventi volti all’innovazione nel settore pesca; alla creazione di posti di lavoro e alla promozione del capitale umano; di diversificazione del reddito attraverso lo sviluppo di attività complementari; avviamento di giovani pescatori; protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini; di miglioramento dell’efficienza energetica dei pescherecci; di miglioramento della qualità del pescato nonché di miglior utilizzo delle catture indesiderate; e – infine – di miglioramento dell’efficienza energetica delle imbarcazioni e delle infrastrutture nei siti di sbarco per i pescatori che operano in laguna e nei laghi e fiumi della regione. Quattro dei tredici bandi sono riservati al settore acquacoltura con queste finalità: creazione di servizi di gestione e consulenza alle imprese; ingresso di nuovi operatori; sviluppo di colture biologiche e di sistemi di ecogestione; miglioramento dell’ambiente e della biodiversità.

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Dalla Regione aiuti per prestiti a breve termine

La Giunta regionale del Veneto ha approvato l’aiuto per prestiti a breve termine contratti dalle imprese agricole. La posta a bilancio ammonta a 530.000 euro, destinati ad abbattere gli interessi per prestiti fino a 12 mesi contratti per sostenere le spese anticipate per il completamento del ciclo produttivo-colturale fino alla vendita dei prodotti.

Al fine di facilitare la presentazione delle domanda e garantirne velocità di gestione, l’importo massimo del prestito per cui può essere riconosciuta l’agevolazione  è determinato in modo forfetario sulla base della tipologia di produzione e delle unità di produzione (superficie agraria o animali allevati) dell’azienda agricola.

Il contributo massimo è calcolato al tasso di riferimento per il credito di esercizio fino a dodici mesi in vigore alla data del 1 marzo 2017 incrementato, al massimo, di 0,5 punti percentuali, e fino ad un massimo di 2.500 euro, che è il massimo possibile per la tipologia di aiuto ‘de minimis’.

“I fondi non sono molti – spiega l’assessore regionale all’agricoltura – per cui sono state definite alcune priorità, con precedenza per le aziende zootecniche bovine da latte e carne che stanno scontando situazioni congiunturali difficili sul mercato internazionale per squilibri tra l’offerta e la domanda a livello mondiale. Le misure disponibili nell’ambito del regolamento (UE) n. 1308/2013 risultano insufficienti per ovviare a una situazione di ulteriore calo dei prezzi e di aggravamento delle perturbazioni del mercato; risulta importante, pertanto, individuare interventi complementari finalizzati ad aiutare gli imprenditori zootecnici a fronteggiare le criticità determinate dalle perturbazioni di mercato che hanno gravemente indebolito la loro redditività e liquidità”.

Le domande dovranno essere presentate ad Avepa entro 30 giorni dalla data di pubblicazione della deliberazione sul BUR, accompagnate dal contratto di prestito stipulato con la banca o dalla lettera di disponibilità dell’Istituto bancario a concedere il prestito.

Sarà nostra cura informare i soci non appena sarà possibile presentare le domande.

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Lavoro accessorio: in discussione in Parlamento l’introduzione di un sistema sostitutivo per i voucher

La commissione Bilancio della Camera ha dato il via libera alla riformulazione dell’emendamento della cosiddetta “manovrina” economica in discussione in queste settimane in Parlamento.

La riformulazione della norma da inserire nella manovra correttiva prevede l’introduzione di un sistema sostitutivo ai voucher. Si tratta del nuovo “contratto di prestazione occasionale”.

Il nuovo strumento prevede che la prestazione di lavoro occasionale abbia un tetto pari a:

  • 5.000 euro per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori;
  • 5.000 euro per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori;
  • 2.500 euro per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore.

Alle prestazioni occasionali vi potranno fare ricorso:

  • le persone fisiche, non nell’esercizio dell’attività professionale o d’impresa, mediante il Libretto Famiglia;
  • gli altri utilizzatori, mediante “Contratto di prestazione occasionale”, purché non abbiano alle proprie dipendenze più di cinque lavoratori subordinati a tempo indeterminato.

Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti si è detto favorevole all’introduzione di questo nuovo strumento: “Il contratto di prestazione occasionale per le imprese agricole che hanno necessità di personale nei picchi stagionali, può essere una valida alternativa ai voucher. Siamo favorevoli perché riteniamo che il lavoro occasionale in agricoltura vada regolamentato”. La nostra posizione dunque è a favore di questo emendamento del governo e ci auguriamo che questo strumento possa essere introdotto all’interno dell’economia agricola e del lavoro nei campi.

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Agriturist: convenzione con il portale Agriturismo.it

Agriturist ha stipulato recentemente una convenzione con Agriturismo.it, uno dei migliori portali europei per la prenotazione di alloggio e ristorazione negli agriturismi.

Grazie alla convenzione stipulata, gli agriturismi associati ad Agriturist potranno iscriversi ad Agriturismo.it usufruendo di uno sconto di €140,00 sulla tariffa di base, inviando ai gestori del portale il certificato di iscrizione ad Agriturist Veneto dell’anno in corso. Gli agriturismi associati ad Agriturist già iscritti ad Agriturismo.it, potranno invece godere di € 240,00 di visibilità gratuita sul portale Agriturismo.it.

Gli agriturismi già associati ad Agriturist, possono inviare subito la richiesta ad Agriturismo.it cliccando qui.

Segnaliamo di seguito anche altre Convenzioni riservate ai soci Agriturist:

  • Reale Mutua Assicurazioni – Condizioni vantaggiose sull’obbligo di Assicurazione per la Responsabilità Civile nell’esercizio dell’attività agrituristica, di fattoria didattica e di turismo rurale.
  • Banca Sella – vantaggiose condizioni di conto corrente e utilizzo gratuito del P.O.S.
  • Programma gestionale I.D.A. (Invio Dati Alloggiati) – l’acquisto del gestionale a prezzo agevolato con assistenza tecnica per l’utilizzo del programma.
  • SIAE – Sconto sui compensi per diritto d’autore primario ( risparmio del 15 % sul costo SIAE).

SCF – Sconto sui compensi per diritto d’autore secondario (risparmio del 15% sul costo SCF).

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Fiera CosmoFood di Vicenza: possibilità di partecipazione con Confagricoltura Veneto

Confagricoltura Veneto ha stipulato un accordo per la partecipazione delle aziende associate a Confagricoltura Veneto a prezzi agevolati alla fiera CosmoFood.

Cosmofood è la fiera dedicata alle eccellenze del settore food, beverage & technology e avrà luogo presso la Fiera di Vicenza dall’ 11 al 14 Novembre 2017.
La fiera è aperta al pubblico e ad un ricercato gruppo di operatori del settore sia nazionali che internazionali, abbinata che nasce per permettere agli espositori di vendere direttamente in fiera e collateralmente sviluppare importanti ordini e contatti commerciali.

Grazie all’accordo siglato da Confagricoltura Veneto, le aziende associate avranno a disposizione uno spazio in area collettiva da 3×2 comprendente: allestito con un faro alogeno da 150W,multipresa da 1kW(220V),grafica inclusa(scritta intestazione azienda), al costo € 590+iva aderendo solo ad una fiera oppure ad € 490+iva/cad aderendo anche alla fiera Golositalia che si svolge presso il Centro Fiera del Garda il24-27 febbraio 2018. L’offerta risulta molto vantaggiosa dato che il costo di aree preallestite al di fuori dalla collettiva partono da € 1.350+iva.

Ciascuna azienda potrà richiedere massimo 2 moduli 3×2.

Per maggiori info: Ufficio Promozione Confagricoltura Veneto – Tel. 041 987400 (int. 226) clarissa.gulotta@confagricolturaveneto.it

Scarica la presentazione della fiera

Scarica il modulo di partecipazione

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PM10: nuovo accordo per la riduzione, allevamenti sotto tiro

Il prossimo 9 giugno, in occasione del G7 Ambiente di Bologna, nell’ambito della riduzione delle emissioni in atmosfera, verrà firmato un nuovo protocollo tra il Ministero dell’Ambiente e le Regioni interessate da superamenti dei livelli di PM10 (sostanzialmente le regioni del Bacino Padano).

Tale protocollo integrerà il precedente accordo del 2013, il quale aveva portato alla realizzazione delle linee guida per la riduzione delle emissioni di ammoniaca nei settori agricolo e zootecnico (anno 2016), e che non è ancora stato recepito a livello regionale.

Questo nuovo accordo è ritenuto necessario perché le criticità legate al persistere delle concentrazioni di PM10 (di cui l’ammoniaca è uno dei precursori) che la Commissione aveva già individuato sussistere nella pianura padana non sono state ancora risolte.

L’Italia risulta lo Stato membro più colpito in termini di mortalità connessa al particolato e necessita di misure urgenti per ridurre tali emissioni, connesse principalmente al consumo di energia elettrica, al riscaldamento, ai trasporti, all’industria e all’agricoltura.

Se l’Italia non si attiverà entro due mesi, la Commissione potrà deferire nuovamente l’Italia alla Corte di giustizia dell’UE.

A proposito di emissioni, sta per partire inoltre il progetto “Prepair”, finanziato dall’Unione Europea, che promuove stili di vita, di produzione e di consumo più sostenibili, cioè capaci di incidere sulla riduzione delle emissioni; per farlo, il piano individua specifiche azioni di sensibilizzazione e divulgazione rivolte ad operatori pubblici, privati e alle comunità locali.

I settori di intervento sono: trasporto di merci e passeggeri, efficienza energetica, combustione di biomasse per uso domestico e agricoltura.

Confagricoltura sta seguendo gli sviluppi di questo progetto.

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