Aprile 2017

Il modello “redditi 2017” – ex modello Unico

La dichiarazione dei redditi per l’anno di imposta 2016 da quest’anno non si chiama più modello “Unico”, ma “Redditi 2017”, in quanto le dichiarazioni Redditi, IVA, e Irap non possono più essere presentate in forma unificata, ma ciascuna singolarmente.

La dichiarazione Redditi va presentata in via telematica entro il 30 settembre 2017. I versamenti delle imposte (saldo 2016 e acconto 2017) andranno eseguiti entro il termine del 30 giugno o 31 luglio (il 30 cade di domenica) con la maggiorazione dello 0,40%. E’ possibile versare a rate mensili; i versamenti devono comunque concludersi entro il mese di novembre. Le modalità di presentazione del modello di pagamento F24 sono le seguenti:

 

Mod. F24 con saldo a zero per effetto delle compensazioni Titolare di Partita IVA o privato Servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate
Mod. F24 con compensazione e saldo a debito Titolare di Partita IVA o privato Servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate o servizi telematici bancari
Mod. F24 senza compensazione con saldo a debito Titolare di Partita IVA Servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate o servizi telematici bancari
Mod. F24 senza compensazione con saldo a debito Privato Servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate o servizi telematici bancari o modello cartaceo allo sportello banca/posta

 

I codici tributo da utilizzare nel mod. F24 sono i seguenti:

  • 4001 – Irpef saldo
  • 4033 – Irpef acconto prima rata
  • 3801 – addiz.le regionale all’Irpef
  • 3800 – Irap saldo
  • 3812 – Irap acconto prima rata
  • 3844 – addiz.le comunale all’Irpef – saldo
  • 3843 – addiz.le comunale – acconto
  • 1842 – cedolare secca – saldo
  • 1840 – cedolare secca – acconto prima rata

 

LE NOVITA’ DI QUEST’ANNO:

  • Ai redditi dominicali ed agrari dei terreni si applica un’ulteriore rivalutazione del 30%; ne sono esclusi i coltivatori diretti/imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola.
  • Il limite detraibile per le spese di frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado è aumentato a euro 564 per alunno (in precedenza era euro 400).
  • I premi di assicurazione rischio morte stipulati per tutelare le persone con disabilità grave sono detraibili fino a euro 750 (invece generalmente il limite è di euro 530).
Clarissa GulottaIl modello “redditi 2017” – ex modello Unico
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Agricoltura Biologica: banca dati delle sementi e materiale di propagazione

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il D.M. 24 febbraio 2017 che istituisce la banca dati informatizzata delle sementi e del materiale di moltiplicazione vegetativa ottenuti con il metodo biologico e da nuove disposizioni per l’uso di sementi o di materiale di moltiplicazione vegetativa non ottenuti con il metodo di produzione biologico.

Una delle principali novità del D.M. è proprio l’introduzione di una procedura informatizzata per la gestione dell’inserimento e della verifica della disponibilità commerciale di sementi e di materiale di moltiplicazione vegetativa ottenuti con il metodo biologico. A tal fine è istituita preso il Mipaaf la Banca Dati delle sementi (BDS), che opererà attraverso i servizi resi disponibili dal Sistema Informativo del Biologico (SIB).

La BDS è divisa in tre liste di specie o categorie commerciali di sementi e materiale di propagazione biologici.

  • Lista rossa: nella quale sono inserite tutte le specie o categorie commerciali di sementi e materiale di propagazione biologici disponibili a livello nazionale in quantità sufficienti.
  • Lista verde: nella quale sono inserite tutte le specie o categorie commerciali di sementi e materiale di propagazione biologici indisponibili a livello nazionale.
  • Lista gialla: nella quale sono inserite tutte le specie o categorie commerciali di sementi e materiale di propagazione biologici non comprese nelle liste rossa e verde, per le quali si deve verificare la disponibilità in commercio (sono le sementi rare).

Le liste sono aggiornate direttamente da chi ha disponibilità e necessità di vendere le sementi biologiche, siano ditte sementiere che imprese agricole.

Maggiori info

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Pfas: la Regione paga analisi sui pozzi ad uso agricolo e zootecnico in ‘zona rossa’

Dopo il monitoraggio delle acque della rete potabili e degli scarichi, e la campagna di analisi biologiche sugli abitanti che risiedono nell’area interessata dalla contaminazione di sostanze perfluoro-alchiliche, la Giunta regionale ha assunto a proprio carico la spesa per le analisi delle acque dei pozzi per l’abbeverata degli animali, per la produzione degli alimenti, compreso anche il lavaggio dei prodotti orticoli e frutticoli e per la irrigazione delle colture agrarie ricadenti nel territorio dei 21 comuni individuati come area più a rischio di contaminazione da Pfas, la cosiddetta zona ‘rossa’. In particolari si tratta dei comuni di Brendola, Sarego, Lonigo, Alonte, Zimella, Asigliano Veneto, Cologna Veneta, Poiana Maggiore, Noventa Vicentina, Pressana, Roveredo di Guà, Montagnana, Bevilacqua, Boschi Sant’Anna, Terrazzo, Veronella, Minerbe, Arcole, Legnago, Bonavigo, Albaredo d’Adige.
La spesa per le analisi sarà a carico della Regione solo qualora il pozzo interessato dal campionamento sia stato autorizzato dagli Uffici del Genio Civile competente per territorio e in regola con il pagamento del relativo canone. La Giunta regionale ha stanziato 40 mila euro perché Arpav effettui mille campionamenti nelle acque sotterranee del Basso Veronese, del Vicentino e della Bassa Padovana, al fine di accertare le concentrazioni dei Pfas ‘a catena corta’ e ‘lunga’, così come già effettuato nella rete idrica degli acquedotti ad uso civico. L’adesione all’attività di analisi dei pozzi da parte degli interessati è volontaria. I proprietari dei pozzi interessati dovranno compilare la scheda di campionamento disponibile presso gli Uffici comunali, che dovrà essere sottoscritta dal titolare della concessione di derivazione da pozzo, allegando copia del documento di identità, e riconsegnata ai medesimi Uffici. Le operazioni di campionamento verranno effettuate da parte di Arpav, che organizzerà le fasi di analisi, tenendo conto anche della localizzazione del pozzo.
Gli esiti delle analisi saranno messi a disposizione dei titolari dei pozzi, delle aziende sanitarie competenti per territorio, nonché delle strutture regionali, e forniranno elementi utili per individuare le misure ambientali e gli interventi specifici per rimediare gli effetti della contaminazione da sostanze PFAS.

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Vino: il Ministro Martina incontra la filiera

Si è tenuta nei giorni scorsi al Mipaaf una riunione della filiera vitivinicola alla presenza del Ministro Maurizio Martina. All’incontro erano presenti le principali rappresentanze ed organizzazioni del settore per un confronto su alcune priorità del comparto. In particolare sono stati tre gli assi di lavoro: attuazione del testo unico del vino, nuovo decreto Ocm promozione per la campagna 2017/2018 e operatività del registro telematico del vino. Sul primo punto si è stabilito un metodo di lavoro per la partecipazione di tutti i soggetti della filiera nella fase di adozione dei decreti attuativi, che prevede un confronto stringente da svolgersi già nelle prossime settimane sul pacchetto di provvedimenti pronti. C’è stata una prima analisi delle esigenze di miglioramento del decreto relativo alla promozione, che sarà condiviso anch’esso con le rappresentanze del settore. Sul fronte del registro telematico è stata confermata la proroga dello stop alle sanzioni fino al 30 giugno, che verrà adottata con decreto del Ministro già nelle prossime ore.

Clarissa GulottaVino: il Ministro Martina incontra la filiera
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Danni da gelo, la Regione dichiari lo stato di calamità

Confagricoltura Veneto ha scritto a Giuseppe Pan, assessore regionale all’agricoltura, chiedendo lo stato di calamità per danni da gelo alle colture.

Come sottolinea nella lettera Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto, le gelate notturne della scorsa settimana hanno causato vasti danni in tutto il territorio veneto. Dalle prime stime risulta, infatti, che, a macchia di leopardo, fino al 70% dei raccolti orticoli, frutticoli e vinicoli rischia di essere compromesso.

«Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni dai nostri associati – scrive Giustiniani -, che ci hanno riferito di gravi danni per il mais, con le foglie colpite dal gelo, mentre la brina ha colpito anche gli ortaggi in pieno campo non protetti da serre, dall’insalata ai fagiolini, e anche i tuberi come le patate. Sulle piante di Actinidia erano spuntati i germogli e il gelo li ha seccati; albicocchi, pruni e peschi avevano già formato i frutticini, che in gran parte non giungeranno a maturazione. Oltre alla maturazione perduta, temiamo possano esserci danni di natura qualitativa su quanto si riuscirà a ottenere. Per questi motivi – conclude Giustiniani nella lettera a Pan -, sottoponiamo alla sua attenzione la necessità di attivare la giunta regionale affinché dichiari urgentemente lo stato di calamità».

A pagare un conto salato, in particolare, sarà la viticoltura della zona di Valdobbiadene, in provincia di Treviso, con danni del 70% nei vigneti e prevedibili cali di produzione di Glera, ma anche quella in provincia di Vicenza, con la perdita 70% del raccolto di Merlot, Cabernet, Pinot, Prosecco e Chardonnay, quella veronese del Soave e quella padovana sui Colli Euganei con un calo di produzione di Glera, Moscato giallo e Raboso. In tutto il Veneto gravissimi danni anche ai kiwi, alle albicocche, alle orticole e al mais.

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Vademecum sugli adempimenti e i controlli in agriturismo

E’ firmato da Confagricoltura Veneto e Agriturist il primo vademecum regionale per gli operatori agrituristici, che vuole essere un supporto per orientarsi tra le molteplici normative e attività di controllo.

Il vademecum contiene un ampio capitolo dedicato ai requisiti necessari per aprire un’attività agrituristica, compresi quelli relativi agli immobili e agli adempimenti necessari sotto il profilo strettamente burocratico. Altri capitoli sono dedicati ai requisiti per l’ospitalità al chiuso e all’aperto e per i servizi di ristorazione e gli spuntini, con gli ultimi aggiornamenti introdotti dalla recente normativa regionale che ha fissato le nuove percentuali di provenienza dei prodotti. Alcune pagine vengono riservate anche a piscine e centri benessere, servizi accessori all’ospitalità e alla ristorazione.

Infine, un’ampia appendice approfondisce le competenze e i controlli in materia di agriturismo, passando in rassegna punto per punto i compiti di Regione, Province, Comuni, Nas, Finanza e i tanti altri organismi deputati a far osservare le diverse norme. Si parla, ovviamente, anche di fisco, con tutti gli adempimenti relativi.

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Clarissa GulottaVademecum sugli adempimenti e i controlli in agriturismo
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Latte: è scattato l’obbligo dell’indicazione dell’origine in etichetta

Dal 19 aprile 2017 è diventata obbligatoria in etichetta l’indicazione dell’origine della materia prima dei prodotti lattiero caseari in Italia come ad esempio il latte UHT, il burro, lo yogurt, la mozzarella, i formaggi e i latticini. L’obbligo si applica al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale.

L’origine del latte e dei derivati dovrà essere indicata in etichetta in modo chiaro, visibile e facilmente leggibile.
Le diciture utilizzate saranno le seguenti:

  1. “PAESE DI MUNGITURA: nome del Paese nel quale è stato munto il latte”;
  2. “PAESE DI CONDIZIONAMENTO O TRASFORMAZIONE: nome del Paese in cui il prodotto è stato condizionato o trasformato il latte”.

Qualora il latte o il latte utilizzato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari sia stato munto, confezionato e trasformato nello stesso Paese, si può utilizzare una sola dicitura, ad esempio: “ORIGINE DEL LATTE: ITALIA”.

Se le fasi di confezionamento e trasformazione avvengono nel territorio di più Paesi, diversi dall’Italia, possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture:

  • latte di Paesi UE: se la mungitura avviene in uno o più Paesi europei;
  • latte condizionato o trasformato in Paesi UE: se queste fasi avvengono in uno o più Paesi europei.

Se le operazioni avvengono al di fuori dell’Unione europea, verrà usata la dicitura “Paesi non UE”.

Sono esclusi solo i prodotti Dop e Igp che hanno già disciplinari relativi anche all’origine e il latte fresco già tracciato.

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MODELLO 730/2017: dichiarazione dei redditi di dipendenti e pensionati

Gli Uffici di Confagricoltura, tramite il CAAF Confagricoltura sono a disposizione di lavoratori dipendenti o pensionati, anche non associati, per compilare e trasmettere i modelli 730.

CHI PUO’ UTILIZZARE IL MOD. 730

  • lavoratori dipendenti (anche se in mobilità o cassa integrazione) o pensionati
  • produttori agricoli esonerati IVA, con reddito di pensione o di lavoro dipendente

Il contribuente ottiene il rimborso delle imposte a credito direttamente nella busta paga o nella rata della propria pensione.

 

Redditi che possono essere dichiarati:

  • lavoro dipendente e assimilati (indennità disoccupazione, cassa integrazione ecc.)
  • terreni e fabbricati, capitale e alcuni dei redditi diversi (compensi occasionali ecc.)

 

Non possono utilizzare il mod. 730 coloro che:

  1. nel 2016 hanno conseguito redditi di impresa o dall’esercizio di professioni;
  2. devono presentare la dichiarazione per conto dei contribuenti deceduti;
  3. devono presentare anche una delle seguenti dichiarazioni: IVA, Irap

 

Come già lo scorso anno, possono presentare il mod. 730 anche dipendenti e pensionati privi di sostituto di imposta (perché, ad esempio hanno perso il lavoro o sono in attesa di ricevere la pensione); in tal caso l’eventuale credito è rimborsato dall’Agenzia delle Entrate, ed il debito di imposte deve essere versato con il modello di pagamento F24.

 

Anche quest’anno l’Agenzia delle Entrate, con i dati presenti in anagrafe tributaria, mette a disposizione dei contribuenti sul proprio sito internet un modello “precompilato”; il contribuente potrà integrarlo/modificarlo o accettarlo senza modifiche e poi trasmetterlo all’Agenzia; a questo scopo è necessario dotarsi di apposito pin per l’accesso al canale internet Fisconline.

 

DOVE E QUANDO VA PRESENTATA LA DICHIARAZIONE

I contribuenti possono rivolgersi al C.A.A.F. entro il 7 luglio (si raccomanda comunque di anticipare al mese di aprile/maggio, per evitare lunghe attese presso gli uffici). Il contribuente deve esibire tutta la documentazione necessaria per permettere la verifica dei dati dichiarati.

 

ELENCO ESEMPLIFICATIVO DEI DOCUMENTI NECESSARI

 

per dichiarare i redditi percepiti

  • CU rilasciato dal datore di lavoro o ente pensionistico
  • certificati catastali di terreni o fabbricati e copia atti notarili per variazioni intervenute
  • contratti di locazione di immobili, copia mod. 730 o UNICO dell’anno precedente

 

per documentare le spese sostenute

  • ricevute spese mediche, farmaceutiche, sostenute per se stessi o per familiari a carico
  • spese veterinarie per animali detenuti a scopo di compagnia
  • interessi per mutui ipotecari per l’acquisto di abitazioni, per prestiti e mutui agrari
  • documentazione relativa alla detrazione per ristrutturazione edilizia del 50% e del risparmio energetico del 55-65%
  • premi per assicurazioni vita e infortuni, spese funebri
  • spese istruzione
  • contributi previdenziali ed assistenziali
  • erogazioni liberali a favore di ONLUS, istituzioni religiose
  • contributi per gli addetti ai servizi domestici e familiari (colf, addetti assistenza anziani ecc.)
  • spese per attività sportive praticate da ragazzi tra i 5 e i 18 anni di età
  • affitti pagati da studenti universitari fuori sede, spese per frequenza asili nido
  • spese per mezzi di deambulazione e locomozione per portatori di handicap
  • compensi pagati a intermediari immobiliari per l’acquisto dell’abitazione principale

 

Novità di quest’anno: il limite di spesa detraibile per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria, è elevato a euro 564 per alunno (erano euro 400); è possibile detrarre i premi di assicurazione rischio morte stipulate per tutelare persone con disabilità grave, fino a euro 750; sono detraibili le spese per l’acquisto di mobili destinati all’arredo dell’abitazione principale, da parte di giovani coppie (almeno uno dei due componenti non ha superato i 35 anni di età); è detraibile l’IVA pagata per l’acquisto di un’abitazione di classe energetica A/B.

 

N.B. Si ricorda che gli enti previdenziali NON spediscono più i modelli CU tramite posta.

Pertanto, il pensionato, per procurarsi il modello CU (indispensabile per la compilazione del mod. 730) dovrà, alternativamente:

  • stamparlo dal sito internet dell’INPS, previa identificazione tramite PIN
  • recarsi presso uno sportello CAAF o un Patronato.

 

I nostri uffici sono a disposizione per la stampa dei modelli. E’ necessario avere con sé un documento di identità del pensionato.

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Dichiarazione di non utilizzo di materiali autorizzati in digestione anaerobica

Negli impianti di digestione anaerobica con un piano di alimentazione che prevede anche l’uso di materiali da cui origina un “digestato agroindustriale” è possibile, in base alle scelte aziendali effettuate, non impiegare tutte le tipologie di materiali autorizzati al trattamento.

Nel caso vengano impiegate solo alcune di tali matrici, con produzione di un digestato qualificabile come “agrozootecnico”, l’utilizzo di quest’ultimo ai fini agronomici è ammesso come tale purché il gestore alleghi alla Comunicazione di spandimento la dichiarazione di “non utilizzo di materiali autorizzati”, secondo il modello approvato con DDR n. 42 del 3 aprile 2017.

Si ricorda che le matrici in ingresso nel digestore sono così classificate:

  • digestato agrozootecnico: ottenuto da paglia, sfalci, potature, materiale agricolo derivante da colture agrarie, effluenti di allevamento, altro materiale agricolo e forestale non destinato al consumo alimentare.
  • digestato agroindustriale: ottenuto da digestione anaerobica di acque reflue, residui dell’attività agroalimentare, acque di vegetazione, sottoprodotti di origine animale, eventualmente anche in miscela con i materiali reflui zootecnici ed altro materiale.
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Fondo per la tutela e di valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare

E’ stato pubblicato il Decreto 9 febbraio 2017 che stabilisce i principi per l’istituzione di un sistema nazionale di tutela e di valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, finalizzato alla tutela delle risorse genetiche di interesse alimentare ed agrario locali dal rischio di estinzione e di erosione genetica.

La tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare sono perseguite anche attraverso la tutela del territorio rurale, contribuendo a limitare i fenomeni di spopolamento e a preservare il territorio da fenomeni di inquinamento genetico e di perdita del patrimonio genetico.

Il Fondo per la tutela della biodiversità di interesse agricolo e alimentare può sostenere le azioni degli agricoltori e degli allevatori per ricerca, recupero, caratterizzazione e collezione di risorse genetiche di interesse alimentare ed agrario locali a rischio di estinzione e di erosione genetica, conservazione in situ/on farm di risorse genetiche, valorizzazione delle risorse  genetiche  locali  di interesse alimentare ed agrario a rischio di estinzione, attività legate all’animazione degli itinerari della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, animazione della Giornata nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare.

Clarissa GulottaFondo per la tutela e di valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare
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