Novembre 2017

Educ Tour Agricycle Veneto

Si svolgerà lunedì 20 novembre 2017 dalle ore 09.45 alle ore 16.00 l’Educ Tour di Agricycle Veneto: “Agriturismo, Cicloturismo & Territorio”.

Ad ospitare l’evento sarà l’Agriturismo Corte Carezzabella, via G. Marconi, 752 a San Martino di Venezze (Ro).

La mattinata sarà suddivisa in due momenti: Convegno e Workshop.

Al convegno saranno presenti, in veste di relatori, guide e operatori che metteranno particolarmente in luce il ruolo dell’agriturismo nel settore cicloturistico, focalizzando l’attenzione sulle opportunità che possono avere le aziende agrituristiche nell’inserirsi all’interno di questo comparto in continuo sviluppo. Quali sono le strategie per il territorio? Come creare sinergia e collaborazioni tra gli agriturismi e gli operatori del settore cicloturistico?

Il workshop, al termine del convegno, sarà invece un’occasione per conoscere e instaurare collaborazioni future tra aziende agrituristiche e operatori che lavorano nel settore turistico legato al mondo della bicicletta, dell’escursionismo a piedi, della cultura e dell’enogastronomia.

Seguirà una degustazione di prodotti tipici delle aziende di Agricycle Veneto e visita all’agriturismo Corte Carezzabella.

Sono invitate a partecipare tutte le aziende interessate a queste importanti e attuali tematiche in materia di diversificazione agricola e valorizzazione del territorio.

La partecipazione è libera e gratuita. Per info e iscrizioni rivolgersi alla Segreteria di Agriturist Veneto, Giulia Nucibella: tel. 0498223544 – segreteria@agrituristveneto.it

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Clarissa GulottaEduc Tour Agricycle Veneto
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Agricoltura di precisione: convegno Confagricoltura a Mirano

Si terrà Sabato 25 Novembre 2017 alle ore 9.30 presso Auditorium della Ex BCC S. Stefano

Martellago (Ve) il convegno “Agricoltura di precisione, innovazione e  sperimentazione per le imprese agricole nel miranese e dolese”.

Durante il convegno, organizzato da Confagricoltura Venezia e l’istituto d’istruzione 8 Marzo-Lorenz con il patrocinio della Regione Veneto, verrà presentato il progetto, promosso da Confagricoltura  Venezia, che ha come obiettivo:

  • verificare e dimostrare l’effettivo potenziale  delle tecniche della Agricoltura di Precisione
  • analizzare l’efficienza delle relative  tecnologie
  • esaminare le condizioni  atte alla loro diffusione  con particolare attenzione  alla valutazione  economica e per quella ambientale anche nell’ottica degli effetti a
  • medio e lungo termine
  • verificare la disponibilità della tecnologia e di servizi relativi

Per partecipare o avere maggiori info: upamirano@agricoltorive.it

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Clarissa GulottaAgricoltura di precisione: convegno Confagricoltura a Mirano
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Bonus agriturismo: credito di imposta per la riqualificazione e l’accessibilità delle strutture ricettive

La Legge finanziaria 2017,ha  ampliato l’ambito soggettivo per la fruibilità del credito di imposta collegato alle spese sostenute per la riqualificazione e l’accessibilità delle strutture ricettive, originariamente destinato alle sole strutture alberghiere, inserendo tra i soggetti destinatari, anche gli agriturismi (finora esclusi).

Ulteriore novità introdotta dalla legge di Bilancio è quella che porta a una modifica della percentuale del credito di imposta che passa dal precedente 30% delle spese sostenute, al 65%, a condizione che gli interventi abbiano anche finalità di ristrutturazione edilizia, riqualificazione antisismica o energetica e acquisto mobili.

Pertanto, gli interventi agevolabili sono quelli che riguardano:

  • la ristrutturazione edilizia di cui all’articolo 3, comma 1, lettere b), c) e d), D.P.R. 380/2001, ossia manutenzione straordinarie, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia.
  • l’eliminazione delle barriere architettoniche;
  • l’incremento dell’efficienza energetica (tra questi rientrano le spese per l’installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, ovvero l’installazione di schermature solari esterne mobili finalizzate alla riduzione dei consumi per condizionamento estivo,..ecc)
  • spese relative a ulteriori interventi, comprese quelle per l’acquisto di mobili e componenti d’arredo destinati esclusivamente agli immobili oggetto degli interventi, all’ulteriore condizione che il beneficiario non ceda a terzi né destini a finalità estranee all’esercizio di impresa i beni oggetto degli investimenti prima dell’ottavo  periodo d’imposta successivo a  quello di acquisto.

Il credito viene esteso al biennio 2017-2018. Tuttavia, per la sua effettività si deve  attendere,  il relativo decreto attuativo (che doveva essere emanato entro il termine di 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di Bilancio, cioè entro il 1/03/2017), ma che, alla data attuale, non è stato ancora emanato.

Ulteriori modifiche sono state introdotte per quanto attiene le modalità di fruizione del credito di imposta che, fermo restando il tetto massimo previsto nel rispetto della regola del  “de minimis”.  che per il settore agricolo è pari 15 mila  euro su base triennale, non è più prevista in tre anni, bensì in due quote annuali di pari importo.

Clarissa GulottaBonus agriturismo: credito di imposta per la riqualificazione e l’accessibilità delle strutture ricettive
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PFAS: presentati esiti monitoraggio sugli alimenti

E’ stato presentato oggi il Piano di Monitoraggio degli Alimenti in Relazione alla Contaminazione da Sostanze Perfluoroalchiliche (PFAS) realizzato e valutato dall’Istituto Superiore di Sanità, in accordo con la Regione, e in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie e l’Arpav. Dal Piano di Monitoraggio si evince che la stima del contributo dei singoli alimenti all’esposizione a PFOS e PFOA in rapporto agli attuali limiti cautelativi per l’esposizione cronica stabiliti da EFSA non ha messo in evidenza criticità sotto il profilo della sicurezza alimentare. Tale stima verrà perfezionata quando i dati sui consumi alimentari locali, raccolti nel contesto del biomonitoraggio sulla popolazione, attualmente in corso, saranno disponibili.

Complessivamente, sono stati prelevati 614 campioni di alimenti di origine vegetale e 634 campioni di alimenti di origine animale. Gli alimenti vegetali campionati sono stati: frutta (mele e pere da tavola), uva da vino, ortaggi (patate, radicchio, pomodori, asparagi, cipolle, lattuga/lattughino e altre verdure a foglia, fagiolini, zucchine, peperoni, zucca, piselli, cavoli, fagioli) e cereali (mais). Quelli di origine animale: muscolo e fegato di suini, avicoli e bovini da carne, oltre che latte, uova e pesci di cattura.

Gli alimenti di origine vegetale sono risultati esenti da contaminazione rilevabile da PFOS e PFOA ad eccezione di alcuni campioni di mais, i cui livelli di PFOA erano in ogni caso estremamente bassi.

Relativamente agli alimenti di origine animale, il latte, il muscolo bovino e quello avicolo hanno mostrato per PFOS e PFOA contaminazioni assenti o trascurabili, mentre il fegato, in particolare quello suino, e le uova di produzione familiare hanno mostrato, in una percentuale significativa di campioni, livelli variabili di contaminazione per PFOS e PFOA. Il contributo di tali alimenti in termini di esposizione ai contaminanti risulta tuttavia estremamente ridotto anche nello scenario cautelativo adottato.

Invece, i livelli di contaminazione riscontrati nelle specie ittiche di cattura, campionati nell’ultima fase del piano di monitoraggio, hanno suggerito l’opportunità di individuare misure di carattere precauzionale. Nel corso della presentazione è stata infatti ufficializzata la notizia che, sulla base dei risultati della ricerca, il Presidente della Regione del Veneto ha emesso un’ordinanza nella quale viene vietato il consumo di pesce pescato nelle acque superficiali in tutti i 21 Comuni della cosiddetta “zona rossa”. Il divieto è in vigore dal 10 novembre e lo resterà per un anno.

L’Istituto Superiore di Sanità ritiene comunque opportuno prevedere programmi di verifica sulle matrici alimentari nelle quali è stata riscontrata contaminazione.

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Smart Farming 4.0: il 12 dicembre vieni a scoprire le tecnologie dell’Agricoltura 4.0

La Camera di Commercio Italo-Germanica organizza l’evento Smart Farming 4.0 che si terrà presso H-Farm (Roncade – Tv) il prossimo 12 dicembre.

Big Data, sensori e droni, strumenti di analytics, “Internet of Farming” e machine learning sono solo alcune delle tecnologie digitali che caratterizzano l’Agricoltura 4.0 e che stanno attivando un processo di sviluppo e connessione tra prodotto e produzione, territorio e ambiente, rete logistica e commerciale.

Ricalcando il modello di Industria 4.0, anche nel comparto agricolo si parla di nuovi modelli di business e di processi innovativi di coltivazione: agricoltura di precisione, vertical farming, così come trattori self-driven iniziano ad essere i protagonisti di una rivoluzione tecnologica e digitale che sta interessando il settore agricolo e tutta la filiera del food.

Gli obiettivi non sono i soliti aumento dell’efficienza e riduzione dei costi, il focus è bensì sulla sostenibilità: l’utilizzo più responsabile delle risorse ambientali disponibili, lo stato di salute delle coltivazioni e degli animali nella zootecnica, l’efficienza dei processi di semina e di raccolta.

L’evento è l’occasione per presentare lo status quo dell’innovazione digitale nei due paesi (Italia e Germania), lasciando che siano le best practice a parlare, per poter essere fonte di ispirazione e stimolo per chi ancora non ha abbracciato completamente la rivoluzione dell’Agricoltura 4.0.

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Clarissa GulottaSmart Farming 4.0: il 12 dicembre vieni a scoprire le tecnologie dell’Agricoltura 4.0
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PAC 2018: con il regolamento Omnibus cambierà il greening

Come abbiamo già avuto modo di scrivere, dal 1° gennaio 2018 entrerà in vigore il cosiddetto “regolamento omnibus”, un nuovo regolamento che verrà approvato entro dicembre e che modificherà alcune norme relative alla Pac. Tra queste ce ne sono alcune di molto importanti che riguardano il greening.

Greening e diversificazione delle colture.
Ricordiamo che l’obbligo della diversificazione consiste nella presenza di almeno due colture nelle aziende in cui la superficie a seminativo è compresa tra 10 e 30 Ha (nessuna delle quali dovrà coprire più del 75% della superficie a seminativo) e almeno tre colture nelle aziende la cui superficie a seminativo è superiore a 30 ha, (con la coltura principale che dovrà coprire al massimo il 75% della superficie a seminativo e le due colture principali al massimo il 95%). Con l'”Omnibus” le aziende che avranno oltre il 75% della loro superficie investita a leguminose (tra cui la medica) saranno esentate dall’obbligo della diversificazione. Inoltre saranno esentate le aziende che lasceranno a riposo oltre il 75% della loro superficie o lo investiranno a colture erbacee e/o sommerse (inclusi riso e leguminose) senza l’attuale limite dei 30 ettari per la rimanente parte aziendale.

Greening ed EFA
Ricordiamo che sono interessate all’obbligo delle aree di interesse ecologico (EFA) le aziende con più di 15 ettari di seminativo per una percentuale del 5%. Con l'”Omnibus” saranno esentate le aziende che lasciano a riposo oltre il 75% della loro superficie o la investono a colture erbacee e/o sommerse (inclusi riso e leguminose) eliminando l’attuale limite di 30 ettari per la rimanente parte di superficie aziendale. Inoltre il fattore di conversione per le azotofissatrici viene innalzato dall’attuale 0,7 a 1 ettaro, mentre quello delle superfici a bosco ceduo dall’attuale 0,3 a 0,5. Perciò nel 2018 per soddisfare 5 ettari di Efa di un’azienda di 100 ettari di seminativo, saranno sufficienti 5 ettari di colture azotofissatrici, mentre nel 2017 ne servivano 7,14. Inoltre vengono inserite tra le pratiche equivalenti all’Efa le aree lasciate a riposo con piante mellifere, ricche di polline e nettare (fconversione pari a 1,5), la coltivazione del miscanto e del silfio perfoliato  (conversione 0,7).

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Proroga bando Prosecco: scadenza il 5 dicembre

A differenza di quanto anticipato nelle precedenti comunicazioni, si informa che il DPGR di proroga dei termini per la rivendicazione della DOC “Prosecco”, riporta come data ultima per la presentazione delle domande il 5 dicembre 2017 (30 giorni di proroga).

Ricordiamo che la superficie a bando per il Veneto è di 978 ettari. Le aziende, che potranno chiedere un massimo di 3 ettari, dovranno essere esistenti da almeno due anni, oppure costituite da giovani imprenditori (età compresa tra i 18 e i 41 anni non ancora compiuti), che hanno acquisito totalmente l’azienda, e quelle venutesi a creare per successione mortis causa.

L’aumento delle superfici atte alla DOC Prosecco avverrà mediante:

  1. sblocco delle superfici a Glera soggette al blocco di rivendicazione a DOC Prosecco;
  2. sovrainnesto di vigneto;
  3. impianto di un vigneto attraverso:

C.1 Titoli/autorizzazioni in portafoglio;

C.2 Estirpo e reimpianto;

C.3 Reimpianto anticipato.

Per l’intervento A: sono escluse dall’intervento le superfici ricadenti nelle DOCG, “Asolo – Prosecco” e “Conegliano Valdobbiadene – Prosecco”.

Per l’intervento B: il sovrainnesto potrà avvenire su impianti di età non superiore a 10 anni.

Per l’intervento C: l’autorizzazione all’impianto generato attraverso le modalità C.2 e C.3 deve provenire da un vigneto già ricadente nell’ambito territoriale della DOC “Prosecco” previsto dall’art. 3 del disciplinare di produzione e deve essere depositata presso gli uffici AVEPA, alla data di presentazione della manifestazione di interesse, la domanda di estirpo o di reimpianto anticipato.

Nelle nuove assegnazioni verranno riconosciuti criteri di priorità alle aziende che adottano metodi di coltura biologici o che aderiscono al Sistema qualità nazionale di produzione integrata, o che mantengono accanto ai vigneti anche alberature e siepi in una misura non inferiore al 5 per cento della superficie oggetto di ampliamento.

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Concorso “Talenti da coltivare”

Il Ministero delle Politiche agricole in collaborazione con l’Ismea ha emanato un bando di concorso per la selezione nazionale “Talenti da coltivare” (edizione 2017). Il provvedimento è finalizzato all’individuazione di aziende agricole condotte da giovani agricoltori orientate a sviluppare capacità e conoscenze in materia di competitività, commercializzazione e internazionalizzazione. Possono presentare la propria candidatura le imprese agricole, classificate come PMI e microimprese. L’iniziativa prevede la selezione di 20 imprese agricole condotte da giovani agricoltori interessate a partecipare alla manifestazione fieristica “Alimentaria”, che si svolgerà a Barcellona dal 16 al 18 aprile 2018. Al fine della partecipazione alla suddetta manifestazione, per le aziende selezionate saranno organizzate azioni formative, la cui frequenza è obbligatoria, che avranno l’obbiettivo di sviluppare le capacità competitive e commerciali e facilitare la propensione all’internazionalizzazione dei giovani agricoltori, attraverso l’incontro con esperti di massimo livello (es: docenti, buyer, influencer).

Per la partecipazione alla manifestazione fieristica, sono ammessi: i costi di iscrizione alla fiera; costi di affitto dello stand e relativi costi di montaggio e smontaggio dello stand; spese per l’inserimento sul catalogo ufficiale della fiera e le spese di viaggio a/r dal luogo di residenza alle sedi di svolgimento della manifestazione fieristica per il titolare dell’azienda agricola oppure per un suo delegato.

Inoltre, per la partecipazione alle attività formative sono ammesse le spese per l’organizzazione di azioni di formazione professionale e acquisizione di competenze (come corsi di formazione, seminari e coaching), attività dimostrative e azioni di informazione, oltre ad eventuali spese di viaggio e soggiorno dei partecipanti alle azioni formative per il titolare dell’azienda agricola vincitrice oppure per un suo delegato. Le domande di partecipazione al bando potranno essere trasmesse fino alle ore 17 del giorno 30 novembre 2017.

Maggiori info

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Agricoltura biologica: intesa sul decreto sanzioni

La Conferenza Stato Regioni ha raggiunto l’intesa sullo schema di Decreto legislativo per armonizzazione e razionalizzazione la normativa sui controlli in materia di produzione agricola e agroalimentare biologica.

Una delle novità più importanti riguarda la responsabilità dell’organismo di controllo e dei suoi ispettori. Questi sono riconosciuti nel ruolo di incaricati di pubblico servizio ai sensi dell’articolo 358 del codice penale.  Ogni omissione nello svolgimento delle loro specifiche funzioni di controllo sarà perseguibile penalmente (ad esempio se l’ispettore non segnala all’autorità competente le evidenze oggettive di pratiche non ammissibili – amministrative, agronomiche, etc.). L’introduzione di questa norma responsabilizza gli OdC riducendo le probabilità che siano conniventi con alcuni produttori, come avvenuto in passato.

Lo schema di decreto ha accettato alcune delle proposte di modifica presentate da Agrinsieme. In particolare:

  • è stato eliminato l’obbligo per le aziende agricole di cambiare ogni 5 anni l’organismo di controllo;
  • è stato accorciato il tempo del rilascio del documento giustificativo e del certificato di conformità, da 120 giorni a 90 dalla notifica;
  • le norme sulla compagine societaria degli organismi di certificazione è stata adeguata alla normativa internazionale;
  • i periodi transitori proposti ai fini dell’adeguamento delle procedure di controllo degli organismi di certificazione e di conseguenza delle aziende controllate sono stati adattati per consentire un efficace allineamento alla nuova normativa (da diciotto a ventiquattro mesi).

Secondo lo schema di decreto si lascerà che più del 60% dei controlli nel settore dell’agricoltura biologica sia di natura amministrativa senza verifiche in campo e controllo del processo produttivo.

Si attende ora il parere consultivo delle due Commissioni parlamentari competenti, dove speriamo si possa ancora intervenire per migliorare il testo prima della sua approvazione definitiva.

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Danni da fauna selvatica: indennizzi regionali per gli incidenti stradali

Con la delibera 1443 dello scorso 12 settembre, pubblicata nei giorni scorsi nel Bur, intitolata “Disposizioni in ordine al risarcimento dei danni causati da impatto con fauna selvatica in attraversamento di sedi stradali”, la Regione ha definito le regole per il risarcimento, da parte dell’Amministrazione regionale, dei danni prodotti dalla fauna selvatica alla circolazione stradale.

Secondo le disposizioni approvate, la Giunta regionale concorre al risarcimento dei danni fisici e materiali da chiunque subiti in un sinistro stradale provocato nel territorio regionale dall’impatto con fauna selvatica qualora sia dimostrato che nel caso concreto non sono state adottate le misure normalmente idonee a prevenire, evitare o limitare tali danni.

Tra tali misure, che escludono quindi la possibilità di risarcimento e la responsabilità della Regione del Veneto, ci sono l’installazione di specifica e ben visibile segnaletica di pericolo a non più di 500 metri prima del luogo del sinistro, l’erezione di adeguate reti o barriere di protezione, o l’apposizione di dispositivi ottici riflettenti la luce dei veicoli in transito in modo da abbagliare gli animali, o la realizzazione di tunnel di attraversamento sotto la sede stradale e simili.

Inoltre secondo le nuove disposizioni la Regione non risponde in alcun modo dei danni se:

  1. gli animali coinvolti appartengono a privati o a un particolare ente pubblico non facente capo alla Regione;
  2. gli animali coinvolti sono stati immessi nel territorio illegalmente;
  3. il sinistro è avvenuto entro l’area di un parco nazionale o di una riserva naturale nazionale;
  4. il sinistro è avvenuto in strada privata non soggetta a servitù di uso pubblico, in autostrada o in altra strada in concessione non regionale.

Per ricevere il risarcimento, le stesse disposizioni invitano a documentare al meglio l’incidente, anche e soprattutto chiedendo l’intervento della polizia provinciale o delle autorità locali, facendosi consegnare il verbale della rilevazione e fotografando il luogo del sinistro. La richiesta di risarcimento va inoltrata agli uffici regionali (alla Direzione Acquisti Affari generali e Patrimonio) entro 60 giorni dall’incidente, mentre l’indennizzo verrà liquidato entro 90 giorni dalla ricevuta della quietanza sottoscritta e dai documenti necessari al pagamento.

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